Page 10 - Positio II
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CAPITOLO 1

                               LA CITIÀ DI CANOSA, LE FAMIGLIE LOSITO-RICCO,
                                NASCITA E BATIESIMO DEL SD ANTONIO LOSITO


                          1. Canosa: situazione sociale e religiosa alla nascita dei SD.


                                Canosa  è una delle tante cittadine che popolavano l' antico regno di
                          Napoli. Per chi, arrivando da nord, ha attraversato la solitudine piatta e
                          ventosa deI Tavoliere e superato le lievi ondulazioni deI Cerignolano, Ca-
                          nosa dalle molte vite e dalle molte vicende, appare all'improvviso al di là
                          della valle dell'Ofanto.
                                E' disposta scenograficamente ai fianchi di una collina denominata
                          dei SS. Quaranta Martiri, che, nuda e ben modellata, confonde il colore
                          della sua coltre argillosa, ruvida di crepe scoscese, con quello giallo deI
                          tufo delle abitazioni. Da millenni il paese vi  è aggrappato, tenace anche
                          contra i terremoti e la malaria.
                                La storia l'aveva attraversato ai tempi di Annibale e della guerra so-
                          ciale ma poi l' aveva addormentato.
                                Nei primi decenni dell'Ottocento è un piccolo centra, quasi una
                          borgata; poche le costruzioni, per 10 più sparpagliate, che popolavano il
                          piano fino alla cattedrale di San Savino, tutte addossate ai grandi tinali
                          esistenti presso le arterie stradali principali, lungo le quali si sfilavano
                          quattro, cinque palazzi signorili con portoni, atri, scale, cucine e giardini.
                                Seguivano molte case rustiche, composte da una stanza a terreno e
                          baracche.
                                Registriamo forti incrementi demografici: la popolazione passa da
                          6.000 abitanti, nel1802 a 10.160 nel 1831.
                                In campo agricolo si dette inizio ad una intensa trasformazione fon-
                          diaria, facendo aumentare in pochi decenni quasi deI 50% le colture arbo-
                          ree e arbustive a spese delle cerealicolture e dei pascoli.
                                Questa trasformazione porterà ad una ricca espansione dei vigneti,
                          soprattutto negli anni '50, aprendo la lavorazione delle uve per il mercato
                          d'oltre Alpe. Gran parte della manodopera, che sarà adoperata nei grandi
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