Page 127 - Positio II
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DOCUMENTI AL CAPITOLO UNDICESIMO



                                                     a)

                   A. Losito, ai proprietari e contadini della mia diletta patria Canosa di Pu-
                                       glia, Pagani, 20 maggio 1903.


                                                J.M.J. A.L.

                        TI flagello che testè ci ha colpito è stato per me una pena grande as-
                  sai!
                        Quando i vigneti, i mandorleti e la campagna tutta si presentavano
                  cosi ricchi e promettenti e facevamo i nostri calcoli sopra un raccolto
                  ubertoso, all'insaputa, di repente, come ladro a notte tempo, yenne il gelo
                  e ci rubo ogni cosa, bruciè i vigneti e mandorleti, rovesciè tutti i nostri di-
                  segni e da ricchi ci trovammo poveri!
                        Ho visto con gli occhi rniei dei tralci colpiti dal gela smorti, appas-
                  siti, anneriti, bruciati!
                        Ed a tale vista non ho potuto trattenere le lagrime, e nell'amarezza
                  del cuore ho ripetuto: "Per i miei peccati è stata colpita questa creatura in-
                  nocente!".
                        Ed il flagello  è stato generale perchè generale è la iniquità che si-
                  gnoreggia da per tutto.
                        Ma la mia afflizione maggiore la sento per i miei concittadini!
                        Quanti per coltivare i vigneti avevano venduto il loro vino alla vo-
                  ce: ed ora qual vino daranno?
                        Quanti per tirare innanzi la farniglia si erano fatte anticipare delle
                  somme, ed ora come le pagheranno?
                        E coloro stessi che pur sono agiati quanta dissesto non debbono
                  sentire nei loro affari, nella loro farniglia?
                        o rnio Dio, quando ci ripenso mi sento stringere il cuore come da
                  una mana di ferro, e posso ripetere col dolente Gerernia: Effusum es in
                  terra jecur meum super contritione filiae populi mei.
                        Nella presente afflizione mi son venute a memoria le parole della
                  Madonna della Salette.
                        "Se il mio popolo, Ella disse, non vuole sottomettersi alla legge di-
                  vina, io sono costretta di lasciare andare il braccio del mio Figlio: Egli  è si
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