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P. IV - Cap. XII: Da Pagani a Canosa: il restaura dei duomo di S. Sabino  153



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                            Verbale della commissione per i restauri del duomo,
                                              10 giugno 1905

                       L'anno 1905, il giorno 10 giugno in Canosa nella sala comunale, ri-
                 unitasi la commissione per i restauri al Duomo S. Sabino nelle persone
                 dei Sig.ri
                       1°. Miccoli avv. Sabino Sindaco Presidente;
                       2°. Forina cayo Benedetto
                       3°. Rossignoli cayo Tommaso
                       4 0. Lagrasta canonico Sergioronzo
                       5°. Concilio sacerdote Antonio
                       6°. Petroni Agostino fu Pietro
                       assiste il Segretario Sig. Giuseppe Basta di Pasquale.
                       Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Presidente espone:
                       Sin dal 4 agosto del passato anno questa commissione, conscia del
                 forte ascendente che ha sulla cittadinanza canosina la vita integra del
                 Reverendo Padre Antonio Losito, in una apposita adunanza, concorde
                 manifestava il vivissimo desiderio di averlo in Canosa per sollevare gli
                 spiriti canosini al culto sincero della fede ed eccitarli al concorso pei re-
                 stauri al Duomo.
                       E, grazie alla gentile cortesia del Rev.do Padre Provinciale dei Li-
                 guorini di Pagani, a 19 maggio del c.a., veniva appagato il desiderio della
                 commissione, che era quello della intera cittadinanza, ed il Padre Losito
                 yenne fra noi ad accendere entusiastica gara per il concorso ai restauri del
                 Duomo, a suscitare un ardente amore per la religione e la pratica delle
                 virtù cristiane; a lasciare la pace e la calma nelle famiglie; a dare il con-
                 forto ed ispirare sereno coraggio nelle anime affrante dalle miserie umane
                 perchè sperassero in un giorno più lieto.
                       La sua dimora fra noi fu un vero avvenimento che resterà indimenti-
                 cato negli animi di tutti; cittadini e forestieri accorsero ubbidienti e nume-
                 rosi al suo appello, ed Egli, vero apostolo di carità e di amore, suscitando
                 nobile entusiasmo nei nostri cuori, seppe ottenere l'obolo generoso e ne-
                 cessario per completare i restauri al nostro Duomo.
                       Con vero ardore giovanile, yolanda sulle masse compatte e sitibon-
                 de di fede e di pace, sfidando disagi e sacrificando tutto se stesso, si diede
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