Page 25 - Positio II
P. 25

P. 1- Cap. II: Morte della madre ed inizio dell'itineranza  25


                         Per esaudire il desiderio del padre 0 per le doti religiose che manife-
                   stava quotidianamente fin da piccolo, era intenzione dei suoi parenti che
                   diventasse sacerdote.
                         Anche la sorella e il cognato Nunzio, diventati suoi tutori, dopo la
                   morte della nonna materna, accarezzavano tale progetto.
                         Entra allora con une dei suoi fratelli nell'episcopio di Canosa.i"
                         Pur essendo di carattere piuttosto vivace, come tutti i bambini della
                   sua età, il SD dimostrè fin da piccolo pietà, modestia e, un impegno di-
                   stinto nello studio che gli attiravano la stima di tutti.


                   3. La perdita della mamma e l'affidamento alla nonna a Saline di Barletta.


                         All'età di circa 4 anni il SD perde il sorriso della mamma Maria
                   Celeste che muore il 22 maggio 1842 a Canosa all'età di anni 33, confor-
                   tata religiosamente seppellita nel cimitero pubblico comunale.Î"
                         Cosi il SD si esprimeva su sua madre: "Mia madre, continuava, la
                   ricordo appena come un fantasma; solo questo mi rammento che una
                   volta andammo insieme in carrozza per portare un vota di ceri ad un
                   santuario della Madonna in Canosa stessa".31
                         Oggi il Santuario è identificato nella cinquecentesca chiesetta rurale,
                   dedicata alla Vergine di Costantinopoli.
                         TI tempo in cui rimase orfano con i suoi fratelli fu descritto dal SD
                   come pieno di guai gravi a causa dell'eredità paterna, che veniva, per la
                   lare età minorenne, amministrata dagli zii e, forse, poco fedelmente.
                         Scrivendo ad una persona rimasta orfana e vessata grandemente cir-
                   ca l'eredità paterna, faceva sapere che: "Persi i genitori, non c'è più nes-
                   suno che veramente ci ami. Tutti cercano il proprio interesse''Ô"
                         La sua sorte fu più fortunata.
                         Preso dall'avola materna Maria Antonia Russo a Saline di Barletta
                   fu educato e cresciuto cristianamente tante che la nonna in sua morte fece
                   per lui una favorevole disposizione testamentaria.V
                         Anche i fratelli e la sorella maggiore Angelina si trasferirono dalla
                   nonna a Saline di Barletta.


                         29s. DECORATO CANTORE, Vari ricordi, p. 4 .
                         30 P.R.D.A., sessione v, domanda n. ta.
                         31 A.S.P. Anagrafe Antica, libro defunctorum 1831-1861, p. 168 n. 9.
                         32 B . PARLATO, Ricordi, p. 3.
                         33 lv i, p. 3-4.
   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30