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216                                      Giuseppe Orlandi, C.SS.R

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                   P.  ANTONIO MARIA LOSITO A MONS.  GIOVANNI BRESSAN

                  chiede  che  a  un  amico  di  Canosa venga ridotta la somma da versare
                  per la composizione per beni ecclesiastici

                                                          Pagani, 21  luglio [19]14


                        Ecc(elle)nza Rev.ma,

                        Mi  occorre  un  caso  urgente,  perciò  mi  rivolgo  all'Ecc.za
                  Sua Rev.ma.
                        Un  mio  amico  di  Canosa,  diocesi  di Andria,  dovrebbe  pa-
                                                                        66
                  gare per composizione di beni ecclesiastici lire novanta , stabili-
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                  te da quel vescovo .
                        Intanto  travasi  presentemente così  esausto  in  finanze,  da
                  non poter provvedere ai mezzi di sussistenza; ed inoltre versa in
                  grave pericolo di vita per malattia di cuore. Egli desidera arden-
                  temente di confessarsi e mettersi in grazia di Dio.
                        Prego pertanto in ginocchio il S.  Padre a fargli  grazia,  che
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                  invece di novanta lire ne pagasse trenta : così potrebbe confes-
                  sarsi69.
                        Perdoni S.E.  l'incommodo,  trattandosi  di  un caso  urgente
                  per malattia di cuore;  e si  degni onorarmi di un suo riscontro a


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                          ASV, Arch. part. Pio X,  Busta 112, fase.  22, ff. 674,675. La lettera è di
                  aliena mano. Losito ha firmato col timbro, con inchiostro viola. In alto una ma-
                  no ignota ha scritto: «accordato», <<22.VII.[1]914».
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                          Lire 90 del1914 equivalevano a E 565.560 del2003, pari a circa 292
                  euro. La «composizione>> in parola era quella prevista dall'indulto della S. Peni-
                  tenzieria del21 settembre 1907. Cfr R. NAZ, Dictionnaire de droit canonique, III
                   (1942)  1264-1267.
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                          Era  mons.  Giuseppe  Staiti  di  Brancaleone  (1840-1916),  vescovo  di
                  Andria dal 1899 alla morte. Cfr RITZLER- SEFRIN, Hierarchia catholica, VIII,  101.
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                          Lire 30 del  1914 equivalevano a E 188,520 del 2003, pari a circa 97
                  euro.
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                          L'indulto  della  S.  Penitenzieria menzionato  alla  nota 66  stabiliva le
                  condizioni, in base alle quali gli ordinari potevano riammettere ai sacramenti i
                  possessori di beni ecclesiastici.
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