Page 104 - Positio II
P. 104
104 Biografia documentata
g) VENTENNIO CANûSINû (episodio non datato )
"Era chiamato al letto degli infermi perché si stimavano
fortunati di ricevere una sua benedizione. 1 parenti degli
ammalati poi si rivolgevano a lui per sapere l'esito della
malattia. Ed egli: "Questa è per il Paradiso!". Ad un altro:
"Guarirai e vivrai a lungo". E tante si avverava. Mi dissero
che un giorno andè a visitarlo un suc cugino, Savino Vitrani.
Egli gli diede una reliquia di S.Gerardo dicendo: "Conse-
gnate questa a vostra moglie perché da cinque mesi è in
stato interessante e si torcerà in pericolo di vita dando alla
luce il suc portato e S. Gerardo le farà la grazia di recupe-
rare la salute". Quegli resta altamente meravigliato nel
sentire da lui cosa che nessuno gli aveva manifestato.
Quando poi si recavano a lui per raccomandare i cari de-
funti e per saper qualche cosa a loro riguardo, so che ha
dato queste risposte: "Vostro padre non ha più bisogno di
preghiere, sarà breve il Purgatorio che farà la vostra madre
perché in vita ha sofferto molto e con rassegnazione". 174
6. Testimonianze processuali.
Le testimonianze processuali di questo capitolo evidenziano i tratti
salienti del religioso P. Losito.
Egli ricostruiva la fede religiosa a Canosa, la sua casa era meta
di continui pellegrinaggi, anche di forestieri e rifugio in circostanze ca-
lamitose.
Cosllo dipingono le testimonianze qui riportate:
a) "Padre Losito non è stato sempre in Congregazione.
Dopo l'occupazione di Napoli da parte dei piemontesi, fu-
rono soppresse le case religiose e i religiosi dispersi di
qua e di là.
Padre Losito yenne a Canosa. 10 l'ho conosciuto quando
ero bambine e mia madre mi conduceva alla casa di lui,
sita presso la Madonna di Costantinopoli.
174 Ricordi di una suora di Canosa, p. 5.