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P. II - Cap. V: GIi studi, gli Or. Min., la malattia e il ritorno a Canosa 53
compagno 10 avesse voluto fissare pel' poco, egli senza allontanare
il passo si volgeva da uno dei lati e con graziosi movimenti dei cor-
po e gesti delle mani avvertendolo dei silenzio, passava oltre sorri-
dendo senza proferir parola.
Questo non significa che eglifosse di indole taciturna, tutt'altro che
egli parlava, parlava con discrezione, parlava a tempo e luogo, non
esitava alle volte di candire il suo parlare con delle ingenue bar-
zellette.
Essendo uno dei primi della classe, a lui si ricorreva pel' avere delle
delu cidazioni sulle materie che si studiavano, ed egli con lievi ed
assennate parole, contentava tutti senza pero la pretesa di far pre-
valere il suo al sapere degli altri.
Nel passeggiare osservava esattamente quello che dalle nostre co-
stiturioni viene prescritto agli studenti: che percià parlava su una
delle lezioni che avevano ricevute 0 che si dovevano ripetere in
scuola, e poi, poich é il lettore Mancini voleva che ci fossimo eser-
citati nelle lingue di rito, Losito si convinceva di parlare ora in la-
tino, ora in francese. ~
Nella ricreazione, dopo pranzo e dopo cena, prendeva parte agli
intelligenti discorsi, ma il suo maggiore diletto era quando parlava
o sentiva parlare degli svariati episodi della vita di S. Alfonso e
delle virtù eroiche dei primi padri fondatori della nostra congrega-
zione.
Mai dalla sua bocca una parola, mai dalla sua persona un atto che
avesse potuto in alcun modo dispiacere ad alcuno.
Che dira della sua mortificazione?
Ne possedette 10 spirito e 10 praticà con tale disinvoltura da non
sembra re mortificato.
Alle mortificazioni prescritte dalla l'egola, dalle quali non si di-
spensa, benché la sua salute aveva avuto gran bisogno di riguardi,
ne aggiunse delle particolari.
Nelle vigilie delle principali feste, e specialmente della Madonna,
digiunava 0 prendeva solo pane e acqua.
Ed ebbi a notare in quel tempo in cui gli ero compagno di stanza,
che in tali circostanze non 10 vedevo ritirarsi subito dopo l' esame
della sera, invece sentivo dei colpi di disciplina nella stanza attigua
dedicata alla scuola, e naturalmente giudicavo che fosse proprio lui
che si batteva". 69
69 V.O. Scaligena, Notizie dei P. Losito, Massafra, 30/6/1919, pp. 1-4.