La Città di Canosa si inchina davanti al venerabile padre Losito

Una grande partecipazione di fedeli di ogni età ha caratterizzato l'evento della ricognizione e traslazione dei resti mortali del Venerabile Padre Antonio Maria Losito. La città di Canosa si inchina davanti al Venerabile Padre Losito. Già al mattino, all'apertura della tomba, seguito dalla preghiera, guidata dal vescovo mons. Luigi Mansi, la cattedrale era gremita di fedeli consapevoli di partecipare ad un evento importante, ma soprattutto desiderosi di venerare il corpo di un grande concittadino chiamato quando era ancora in vita «padre Si è subito insediato il tribunale ecclesiastico, costituito con decreto vescovile da: il canonico don Giannicola Agresti, delegato vescovile, mons. Felice Bacco, promotore di giustizia, don Carmine Catalano, notaio attuario. Tutte le fasi di ricognizione dei resti mortali di padre Losito sono state seguite, dai membri del tribunale ecclesiastico e dal postulatore generale della causa di beatificazione, padre Antonio Marrazzo, dal vice postulatore, don Mario Porro, dal padre provinciale dei Redentoristi, Serafino Fiore, e dai tecnici nominati dal vescovo. Il lavori sono avvenuti a porte chiuse e sono duranti circa tre ore. Alle 18.30 la cattedrale era gremita di persone, che, con la loro presenza, hanno testimoniato il grande amore e la grande attualità che il Venerabile, avviato ormai alla beatitudine e quindi alla santità universalmente riconosciuta, ha nella memoria e nella vita dei canosini. Il Vescovo ha presieduto la celebrazione, concelebrata dai sacerdoti della città, da alcuni padri Redentoristi, congregazione fondata da Sant'Alfonso Maria de' Liguori, di cui faceva parte padre Losito. Alla celebrazione hanno partecipato il sindaco Roberto Morra e le autorità civili e militari. Al termine, quattro ragazzi scout hanno portato l'urna contenente i resti mortali di padre Losito, attraversando la navata della cattedrale, nella nuova tomba situata nel terzo arco della parte ottocentesca della chiesa. La folla ha continuato a seguire con lo sguardo e con grande coinvolgimento emotivo tutte le fasi della tumulazione, consapevoli di aver vissuto una giornata storica, che resterà nella memoria della città. ANTONIO BUFANO