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P. VI - Cap. XVIII: Fama di santità in vita deI SD Padre Antonio Losito  303


                       Trascorso il ventennio, ilSD ritoma varie volte a Canosa, fino al
                  1914, anno della sua ultima venuta.
                       Quando non vi risiedeva i contatti con i cittadini erano "continui e
                  impegnativi" sia attraverso una intensa e febbrile attività epistolare, sia ri-
                  cevendo continue visite nel Collegio di Pagani. Ogni quaivolta, pero, ri-
                  tornava nella sua città, era un delirio popolare.
                       Nel 1905 fu chiamato dal Sindaco e dalla commissione per i restau-
                  ri, di Canosa, per un suo interessamento circa il restaura del Duomo di S.
                  Sabino; occasione propiz~a per poter restaurare il vero santuario di Dio:
                  "le coscienze dei credenti".
                       Grandi le difficoltà che le forze dell'ordine incontravano quando
                  dovevano intervenire per arginare la marea di folla che al suo passaggio
                  voleva vederlo e toccare.
                       Si rimaneva scossi nel cuore, perché la sua parola convinceva e
                  scendeva nell'animo riscuotendo profonda ammirazione anche da parte
                  degli atei che 10 ritenevano un uomo "giusto".438
                       In una delle mattine che celebrava messa, si presenta un paralitico
                  venuto da San Ferdinando di Puglia, città del basse foggiano, distante cir-
                  ca venti 'chilometri da Canosa. Stando ai piedi dell'altare egli piangeva e
                  pregava e alla presenza del SD, promise che se avesse ricevuto la grazia
                  della guarigione, Iui stesso avrebbe collaborato col SD alla raccolta
                  dell'obole per San Sabino.
                       Non termina di fare detta promessa che gettè le stampelle e fu gua-
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                  rito.
                        Era tante l' entusiasmo che destava la sua persona da offuscare tutti
                  gli altri Padri che 10 accompagnavano.
                                "Lui si chiedeva, lui si voleva e noi ad ammirare la giusta
                                fama che la popolazione nutriva per lui, in quella circo-
                                stanza della missione (1907), mentre tutto il popolo ci se-
                                guiva per arrivare alla chiesa ed incominciare la predica-
                                zione, noi restammo sorpresi quando non si poteva ottenere
                                silenzio, perché la calca sempre aumentava ed aile parole
                                del P. Iacovetti, Provinciale, che diceva:
                                "Adesso predicherà il vostro P. Antonio" il popolo, come
                                                          44D
                                per incantesimo, non fiata.

                       4JX Cfr. S//IIIIII.• p. 168. § 581.
                       4.1') G. TESSA. Notizie. p. 1.
                       440 SIIIIIIII. , p. 31, § 84.
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