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P. IV - Cap. XII : Da Pagani a Canosa: il restauro dei duomo di S. Sabino 157
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A. Losito, agli amati concittadini, Pagani,
5 luglio 1905
l.M.l.A.T.
Pagani, dal Collegio di S. Alfonso 5 luglio 1905.
Amati Concittadini,
col corpo separato da voi, ma con 10 spirito sem pre a voi unito non
penso ad altro, che a procurarvi la pace, la contentezza e le benedizioni
dei cielo.
Appena messe piede in questa Santa Casa, mi son portato dal mio
caro padre S. Alfonso per dargli minuta relazione di tutto.
A Lui ho riferito 10 slancio della vostra fede, i sacrifici che avete
fatto , le offerte che avete dato in tanta profusione da superare qualunque
aspettativa, e più le vostre belle promesse di mantenervi sempre lontano
dal peccato e fedeli osservatori della legge santa di Dio.
Ed Egli, il glorioso Santo, l' affettuoso Padre mio ed il possente vo-
stro seconda Protettore mi è stato ad ascoltare con molto interesse ed ha
voluto sapere tutto: e ne è rimasto consolatissimo, ripromettendo a voi ed
aile vostre famiglie la sua speciale protezione unita a quella dei nostro
Protettore principale S. Sabino.
Pero mi ha soggiunto: scrivi al mio diletto popolo di Canosa che
fosse costante a mantenere le solenni promesse fatte a Dio al cospetto
della sua Immacolata Madre e di tutta la corte celeste, cioè di evitare
qualunque lavoro nei giorni di festa, di fuggire la bestemmia, venerare i
sacerdoti come ministri di Dio, recitare il Santo Rosario e frequentare i
Santi Sacramenti.
Vogliate, pertanto, amati concittadini, mantenervi sempre a Dio fe-
deli, lontano dal peccato ed impegnati per la chiesa.
La piazza Colonna tramutata in vostro tempio nel dl della Penteco-
ste ricordi dei grande sacrificio dei secoli offerto ail'Altissimo per voi, per
le vostre famiglie, per le vostre industrie e campagne: ed il corso S. Sabi-
no vi chiami a memoria l'ingresso trionfale dei Re della Gloria, il quale, a
mostrare il suo gradimento per le offerte da voi date pei restauri della
chiesa, voile portarsi aile porte dei nostro duomo e di là impartire la sua