Page 224 - Positio II
P. 224
224 Biografia documentata
Continuano ad esprimere la totale fiducia deI SD nella Provvidenza
come quando intraprese il prolungamento della chiesa di S. Gerardo in
Materdomini non solo in assenza di denaro ma in presenza di consistenti
somme da pagare.I"
li rapporto con B. Longo è evidenziato in modo ripetitivo e troppo
.schematico.
Si dice solo che B. Longo e la contessa De Fusco assiduamente fre-
quentavano P. Losito nel periodo più agitato dell'opera pompeiana ma
senza ulteriori precisazioni.
Se ne differenzia la testimonianza citata nel paragrafo secondo di
questo capitolo e la seguente:
"Mi consta che il SD abbia avuto una direzione spirituale
di persone elevate a dignitarie, specificamente dico della
direzione deI Comm. Bartolo Longo e sua consorte De Fu-
seo, nel periodo più agitato dell'opera pompeiana e questo
pel' lunghi anni.
Cosi di Vescovi e Cardinali, che si recavano da lui pel' con-
sigli e confessioni.
Anche il S. Padre PlO X si avvalse della sua opera perché in-
ducesse il Bartolo Longo a fondare l'opera delle Figlie dei
Carcerati, ma non in quel tempo che lui desiderava, ma a dif-
ferire, in altro tempo, perché erano già moite le opere e fa-
cilmente sarebbe potuto venir mena qualcuna già fondata.
In seguito e con 10 stesso P. Losito ne fu permessa l'opera,
come le altre ne ha avuto un successo meraviglioso".382
Infine non è trascurata la sua personalità.
Tutti concordano nell'eleggerlo Provinciale e da Superiore si fece
amare ed arno i confratelli inferiori.
Lotto non poco con quelli che approfittando della sua bontà, volon-
tariamen te 0 con scuse, si esimavano dall'attendere i propri doveri.
Egli giungeva fino ad inginocchiarsi pel' chiedere quello che avreb-
bero dovuto fare pel' dovere di comunità.
Usava l'arma della pazienza più che deI comando.Y'
Leggiamo le seguenti testimonianze sulla sua nomina a Superiore
Provinciale che valgono pel' ben capire tutto il suo govemo di provincialato:
)XI Cfr. SII1II1II. • p. 19. § 35.
)X2 Cfr. S/l1II1II. • pp. 78-79. § 204.
)x.'Cfr. S /l 1II1/I. • p. 41, § 127.