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P. v -Cap . XVI : Grandi realizzazioni di Canosa e ultime considerazioni  263

                   sito pel suo Giubileo Sacerdotale, dono offertogli in ritardo nella speranza
                   fosse venuto tra noi, ma giunto in tempo, proprio al compimento dell'anno.
                         Comunico quindi la sua risposta di ringraziamento per fare che tutti
                   unanimi rispondessimo ai suoi alti desideri

                                                                 RICCARDO ROSSIGNOLI



                                                                      Pagani 16 aprile 1913
                         LM.LAI.

                                 Stimat.mo D.Riccardo,
                         Sono fuori di me per la gloria! Il Calice preziosissimo offertomi dai
                   nuer cari Concittadini ad iniziativa vostra e cooperazione di D. Pietro
                   Cataldo, giuntomi il 5 aprile 1913, è venuto proprio a coronare tutti gli
                   altri doni ricevuti durante l' anno deI mio Giubileo Sacerdotale.
                         VIVA DIO! VIVA S. SABINO! VIVA IL POPOLO Dl CANOSA!
                         Quanto più 10 considero questo Calice tante maggiormente ne am-
                   miro il suo pregio, e non so comprendere come si abbia potuto suggerire
                   all'artista tutta quella stupenda armonia di disegno, che compendia mira-
                   bilmente i grandi misteri della nostra sacrosanta Religione non solo, ma
                   benanche manifesta eloquentemente l'affetto della nostra Cittadinanza
                   verso i figli di S. Alfonso.
                         Il Calice per se stesso dice il grande sacrificio dei secoli, e perciè
                   indicatissimo pel Giubileo Sacerdotale.
                         Sul piede deI Calice bene stanno i quattro Evangelisti, perché Essi
                   hanno pubblicato al mondo il Sacrificio cruento ed incruento deI Sommo
                   ed Eterno Sacerdote coi suoi trionfi.
                         1 grappoli dell'uva esprimono il vino che si transunstanzia nel San-
                   gue Preziosissimo di G. Cristo.
                         Le quattro statuette della Fede, Speranza, Carità e Giustizia, dicono
                   mirabilmente come il sacrificio della S. Messa, è per eccellenza il mistero
                   della Fede: Misterium fidei: è tutta la speranza nostra, perché nel Sangue
                   di G. Cristo, dice l'Apostolo, abbiamo la reden zione e la remissione dei
                   nostri peccati: In quo habemus redemptionem per sanguinem Eius: remis-
                   sionem peccatorum: la manifestazione più grande della Carità di G. Cri-
                   sto, che ci nutrisce col suo divin Sangue: ad ubera potabimini: e final-
                   mente la Giustizia, perché G. Cristo, ci trasforma in Lui, ed è Lui che vive
                   in noi: vivo ego, jam non ego, vivit vero in me Christus.
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