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                         Ed ora che le sante reliquie ed il corpo e la tomba del nostro
                      glorioso  Fondatore  stanno  sotto la mia  immediata custodia  -
                      scrisse a papa Sarto da Pagani il 26 agosto 1912 - farò preghiere
                      più speciali tutti i giorni a S(ant')Alfonso per Sua Santità.  37
                      Nella corrispondenza padre Losito si rivelò "romano" in un
                periodo durante il quale  - la prima lettera è  datata «Novembre
                1901», quando aveva 63  anni, l'ultima risale  al «Giugno  1916»,
                un anno prima della sua scomparsa all'età di 79 anni - la Chiesa
                registrò  un  intenso  periodo  caratterizzato  dagli  effetti  delle  de
                rerum  novarum  che,  nel  passaggio  tra vecchio  e  nuovo  secolo,
                evidenziarono il  passaggio dalle chiusure tipiche dell'Ottocento,
                come dimostrò la condanna del modernismo a opera di Pio X,   38
                alle  aperture  novecentesche  sancite  da  Benedetto  XV,  a  livello
                internazionale  con  la  proclamazione  della  sopranazionalità  ec-
                clesiale durante la prima guerra mondiale  39   e,  a livello naziona-
                                                        40
                le,  con  la  cancellazione  del  non  expedit,  ineludibile  premessa

                      37  Padre Losito a Papa Pio X,  26 agosto 1912, in Ibid.,  pp.  743-744:  744
                (n. 591).
                        Cf.  A.  GIOVAGNOLI,  Cultura cattolica e crisi modernista, in GUERRIERO  (a
                      38
                cura di), Storia del  Cristianesimo (1878-2005). Vol.  2: La Chiesa e la modernità,
                pp. 225-249.
                      39  Cf.  S.  PICCIAREDDA,  Il pontificato di Benedetto XV,  in Quis ut Deus.  Rivi-
                sta dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Giovanni Paolo Il" di Foggia, II
                (2009)  l, pp. 13-24.
                      40  Il  principio del non expedit,  promulgato dalla Sacra Penitenzieria nel
                1874, suggeriva ai cattolici di non partecipare alle elezioni politiche del Regno
                d'Italia negando,  in quel modo,  il  riconoscimento  del Parlamento che,  con la
                cancellazione dello Stato Pontificio, dopo la Breccia di Porta Pia del 20 settem-
                bre  1870, aveva «chiuso il  Papa in Vaticano>> (cf.  Il  teologo  Sacerdote  Giacomo
                Margotti.  Note  biografiche,  W  articoli  riguardanti  il  "Né eletti  né elettori" ed  il
                "non  expedit" pubblicati  nei giornali  "L'Armonia" e "L'unità  cattolica" dall'anno
                1857 all'anno 1886, Tipografia Cattolica, Sanremo 1907). Da quel momento,
                nuove esigenze animarono i cattolici per la difesa della Chiesa e  del pontefice
                nella convinzione che non vi fosse  alcuna corrispondenza  tra il Paese legale -
                voluto da Cavour - e il Paese reale - per tradizione e per storia - nazione catto-
                lica.  Gli effetti della contrapposizione ritornarono anche in una delle lettere
                spedite da padre  Losito  a  Pio  X,  quando il  religioso  si  interessò per ottenere
                l'onorificenza pontificia a un «gentiluomo di Riace, cristiano esemplare e bene-
                fattore della diocesi», impedito nel conseguimento del riconoscimento in quan-
                to,  «essendo stato nominato cavaliere della Corona d'Italia,  non poteva con-
                temporaneamente  essere  decorato di qualche  onorificenza pontificia»:  «Padre
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