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332                                    Angelo Giuseppe Dibisceglia


                Pagani costrinse padre Losito  a  comunicare che «Si  muore dap-
                pertutto e si muore in poche ore! La sera sano a letto, la mattina
                prima di giorno già pronto al camposanto! Si vive di paura!  San-
                to Padre, mandi una speciale benedizione» 48   - ma ricca - soprat-
                tutto - di una relazione che non si  sbaglia a considerare privile-
                giata- i documenti rivelano che i pontefici non rimasero mai in-
                differenti alle  richieste  del redentorista 49   - perché capace di su-
                perare gli usuali legami esistenti tra il Papa e un "anonimo" reli-
                gioso del Mezzogiorno:
                         La  mia salute,  grazie al  Cielo,  va meglio  - scrisse Losito  il  2
                      settembre 1909 - da quando mi ebbi la benedizione di Sua San-
                      tità mi cessò  la febbre,  soltanto mi  rimane  una prostrazione  di
                      forze che non ancora mi consente ripigliare la celebrazione della
                      santa messa.  50
                      Lo  spazio  ecclesiale  dedicato  alla  difesa  del  papato corri-
                spose in padre Losito all'esplicitazione documentale di una rela-
                zione intrecciatasi e  consolidatasi  - già - durante le  numerose
                udienze che,  negli anni, favorirono  -quasi sinotticamente - l'evol-
                versi di un rapporto sempre più intenso. La cronaca dell'incontro
                con Pio X riporta:
                         La prima volta fu  presentato al Papa, il 10 maggio  1905, dal
                      cardinale Vives  y  Tutò,  Prefetto  dell'allora  Congregazione  dei
                      Vescovi e Regolari,  in occasione dell'udienza concessa ad alcuni
                      Redentoristi, tra cui il Rettore Maggiore p. Matthias Raus e il fu-
                      turo cardinale p.  Willem Marinus van Rossum.  Al  momento del
                      congedo, il Papa lo avrebbe abbracciato, chiedendogli se deside-

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                        Padre Losito  a Papa Pio X,  27 luglio  1911, in Ibid.,  pp.  660-661:  661
                (n. 516).
                      49
                        Cf.  le  autorizzazioni e  gli appunti di risposta a firma dei pontefici ri-
                portate a  margine delle lettere e trascritte in Epistolario I,  p.  435, nota 90  (n.
                297); p.  444, nota  109  (n.  305);  p.  457,  nota 125  (n. 322);  Epistolario  II,  p.
                565, nota 262  (n.  411); p.  595, nota 309 (n.  443); p.  598, nota 317 (n.  447);
                p.  622,  nota 351  (n.  473); p.  659,  nota 391  (n.  513); pp.  660-661,  nota 395
                 (n.  516);  p.  689,  nota 442  (n.  549);  P:  695,  nota 450  (n.  556);  p.  712,  nota
                472  (n.  569); p.  743, nota 64 (n.  591); p.  761, nota 93  (n.  610); p.  762, nota
                95  (n. 611); p.  764, nota 97 (n.  614); p.  767, nota 100 (n. 618); p. 779, nota
                118 (n. 634); p. 784, nota 126 (n. 639), p. 881, nota 64 (p. 744).
                      50
                        Padre Losito  a Papa Pio X,  2 settembre 1909, in Epistolario II,  p. 461
                 (n. 328).
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