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338                                    Angelo Giuseppe Dibisceglia

                ne della pastorale che, nel passaggio tra Ottocento e Novecento,
                permisero  di adeguare  - aggiornandoli  - alle  esigenze  de  rerum
                novarum i tradizionali canali della evangelizzazione:

                         Si degni gradire l'omaggio del nostro filiale  e  devoto affetto,
                      mentre  tutti i  giorni  e  tutte le  ore  i  miei  Confratelli  ed  io  pre-
                      ghiamo per Sua Santità:  ed ancora in tutte le  nostre sante Mis-
                      sioni ogni sera prima della predica recitiamo con i popoli un'Ave
                      Maria pel Santo Padre.  75
                      Con padre Losito,  il  rinnovamento abbracciò i redentoristi
                e coinvolse - successivamente - i fedeli laici e le fasce più giovani
                della società,  mirando  - in una realtà minacciata dal laicismo e
                dalla  secolarizzazione  - alla  diffusione  di  un  senso  di  apparte-
                nenza ecclesiale che, superando il tradizionale "stare" in Chiesa
                esprimesse la responsabilità dell"'essere" Chiesa tra le strade del-
                la  sua  contemporaneità.  A Pietravairano,  paese  della  provincia
                casertana, dove viveva «Un ricco e nobile Inglese di religione Lu-
                terana fin dalla sua nascita, e contava anni 84, e con ferrea per-
                suasione di volontà persisteva negli errori del Protestantesimo»,

                         Tre Padri Redentoristi del  Collegio  di Teano si  portarono in
                      quel paese per la Santa Missione.  Quasi tutto il popolo,  di ogni
                      età e  condizione si accostarono ai Santi Sacramenti compunti e
                      risoluti  di cominciare  una nuova vita.  Solo  il vecchio  Luterano
                      persisteva nelle sue convinzioni. Quand'ecco facendosi dai Padri
                      (come si  suole  nelle  nostre  Missioni)  la solenne  processione  di
                      Gesù  Sacramentato per la  Comunione  degli  infermi,  a  quello
                      spettacolo un colpo  di  grazia lo  conquise.  La  notte non potette
                      prender sonno pensando al grande  mistero  dell'amore  di Dio
                      verso  gli  uomini  ed  il mattino  seguente  spontaneamente  do-
                      mandò di essere battezzato.  76

                      Un  rinnovato  significato  missionario  pervase  i  figli  di
                sant'Alfonso se, da araldi del pontefice, negli anni durante i qua-
                li padre Losito ricoprì l'incarico di Superiore Provinciale a Paga-
                ni, impegnarono non poche forze  nel combattere il  modernismo
                in una testimonianza vissuta nella quotidianità:


                      75  Padre Losito a Papa Pio X, 10 maggio 1913, inlbid., pp. 759-760 (n. 608).
                      76  Padre Losito a Papa Pio X, 31 marzo 1914, in Ibid.,  pp.  784-785:  784
                (n. 639).
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