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244 Biografia documentata
alla storia dei due trionfi: quello di Gesù; quello di Maria SS.ma l'uno
vinto col fatidico motto: in hoc signo vinees e guardando la Croce; l'altro
col Rosario, l'arma, anche abituale di S. Alfonso e, mi permettano, invo-
cata spesso dall' Angelo della nostra Diocesi, Mons. Del Forno.
Non a me, le feste, dice questo Missionario consumato, del Padre
Losito, alla muta umanità.
SI, a questa muta società di oggi, che ne caratterizzano l'essenza:
non a me le feste, ripete il Padre Losito, ma a Gesù ed a Maria ovvero a
me la festa cinquantenaria, pel'l'esaltazione di Gesù e di Maria!
Mi perdoni l'arbitrio, venerato Missionario se osa in questa fortu-
nata ora tentare di interpretare e mostrare a coloro che ti fan corona, qual-
che lontana parte del bellissimo tua cuore, ricetto piacevole tante volte di
quel Gesù, che immolato pel' 50 anni continui.
Non a me la festa, ripete ancora una volta il Padre Losito, ma la
coincidenza eentenaria costantiniana col mio giubileo d'oro, ricordi a voi,
popolo di Pagani il trionfo e la libertà della Religione e del Vicario di Cri-
sto in Terra.
Mirate a quella meta: la Croce di Gesù Cristo e il Rosario, eccovi
l'unico scampo pel'la società imbevuta di troppo laicismo.
Onorando la Chiesa nei suoi ministri, obbedendo al Papa, deposi-
tario unico della fede e della Verità nel mondo, aderendo alla croce dei
ministri del Santuario, si onora Gesù e Maria e trionfa l'idea, il disegno
della divina Provvidenza, mirabile nei servi suoi, e tra l'altro mercé ap-
punto le coincidenze suddette.
E con Dio, la società presente, eessa di essere cinematografica cioè
agile e muta come 10 fu con la biblica torre di Babe1e, pel' divenire par-
lante col Verbo di Dio.'
E pel' finirla, festeggiando il Padre Antonio Losito, festeggiamo
anche l' altro liguorino non mena illustre e degno del primo, il Von Ros-
sum, testè elevato a Cardinale; il primo maestro di virtù; il secondo di
scienza: come facciamo auguri di più splendida carriera al nobile e
Rev.mo Generale Murry e cosi uniamo i nostri palpiti di gioia ai palpiti
di tutto questi degni figli di S. Alfonso, che ascendono il sentiero della
gloria, mercé dura e spinosa ascensione; e questi omaggi siano l'eco fe-
dele delle parole del Redentore: Chi onora voi, onora me; chi disprezza
voi, disprezza me.
Oggi Il aprile 1912