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242 Biografia documentata
pane, ma vivo nell'incomprensibile, infinito, oscuro mistero eucaristico;
cibo dello spirito umano, che paralizza la corrotta natura e genera i santi.
Ebbene il Padre Losito, per virtù di quest'Ostia viva, immolata ed
offerta per 50 anni, scorge e vede nella coincidenza del Venerdi Santo 5
aprile 1912 che il suo passato, il suo presente, il suo futuro, fu e deve es-
sere tutto un giorno di passione ininterrotta, a somiglianza del suo Divino
Autore e Maestro e seconda le Dottrine di Sant'Alfonso.
In vero, egli non puè celebrare i divini misteri, proprio in quella
giornata memorabile deI suo giubileo; è venerdl di passione e le consola-
zioni dello spirito, insieme a quelle della carne, son represse per fatal con-
giuntura! Come? Per fatal congiura? No, 0 Signori, no; per predisposti di-
segni di Dio....
Ed Egli, il Ministro del Signore, ne profitta, bacia la terra; addi-
tando poi, a coloro che visitano in precedenza delle feste, i Consigli di S.
Benedetto Labre alla vista del Crocifisso; del Venerabile Palofosc, ripo-
sando sui chiodi della Croce; di S. Paolo della Croce, di S. Gerardo
Maiella calunniato; ed in ultimo, spiega la disgrazia di S. Alfonso di vive-
re gli ultimi anni e morire amareggiato in apparente disgrazia con la Santa
Sede Apostolica, per calunnie che 10 stesso Papa, accolte, dove poscia ri-
pudiare e subito proclamarlo Santo e Dottore della Chiesa Cattolica.
Oh! sofferenze, oh! dolori, oh! croci!
Voi date agio ai servi del Signore di capire illoro Maestro e Fatto-
re; date i modelli infallibili al genere umano, che si persuaderà che solo
nella Croce e nei Patimenti troverà salvezza.
Cosl, spiegasi, la coincidenza delle date di sopra.
La illazione, 0 Signori, la sapete: che non vi è vera gloria, nè vero
onore, senza percorrere le vie spinose e sanguinolenti del Calvario!
Ed egli il Padre Losito, nel 5 Aprile 1912, ricorda e medita (non più
il suo giubileo) ma la morte del suo Gesù; l'insegnamento del suo patire.
E la mente della gloriosa Congregazione del SS.mo Redentore, la
nostra mente, ci dice di interpretare e dirigere cosl il suo giubileo e gli
onori di questa terra cioè che chi vuole avere un'altissima idea di Dio, de-
ve ben conoscere che la creatura, per quanta si voglia perfetta, mai non
risponde interamente all' infinita bontà e grandezza del suo Creatore eppe-
rè umilissimamente, come il festeggiato Padre, renderci in colpa dei nostri
e degli altrui falli.
Iddio quindi, preparava per lui, Losito, e per noi tutti, ammiratore
delle virtù soprannaturali dello stesso, la coincidenza delle date per me-