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P. v - Cap. XVI: Grandi realizzazioni di Canosa e ultime considerazioni 257
Con il Sommo Pontefice, la sua agenda registrerà solo due udienze:
la prima, il 30 aprile 1915, la seconda il3 maggio dello stesso anno.
Un'ultima richiesta sarà fatta dal SD, dal suo letto di dolore e di
morte, quando il 16 luglio 1917, chiederà l'Apostolica Benedizione.
Di questi brevi incontri, sono moIte le testimonianze.
Le più importanti sono state incise sul marmo e sull'argento, come
il Decreto d'Incoronazione della Gran Madre di Dio della Fonte, da parte
deI Capitolo Vaticano, nel primo anniversario deI pontificato, il 25 aprile
1915, tanto da essere ricordato come il Papa delle corone,
Poi la supplica composta dal SD per esplicita volontà deI Papa alla
Vergine della Fonte per implorare la pace ed infine l'insigne decreto della
Sacra Congregazione Concistoriale che elevè la Basilica di S. Sabino al
grade di Cattedrale "ad honorem" il 9 giugno 1916, ma reso esecutario a
fine guerra, il31luglio 1918, un anno dopo la morte deI SD.
n SD ottenne, anche, che l'altare consacrato al Cuore di Gesù fosse
privilegiato con 300 giorni di indulgenze per chiunque recitasse una breve
preghiera dinanzi al Cuore di Gesù ed il Papa stesso designè non il Ve-
scovo Diocesano, come aveva stabilito il Capitolo Vaticano, ma il P. Lo-
sito ad incoronare la Madonna della Fonte.
Inoltre accordè indulgenza plenaria per il giorno della incoronazione
e per tutti i giorni dei festeggiamenti.
ültre ai Sommi Pontefici 10 zelo del SD fu ammirato da varie per-
sonalità ecclesiastiche eminenti, quali il Cardinale Redentorista Von Ros-
sum, il suo Superiore Generale P. Mauron, da Mons. Clemente Capasso
Agostiniano di Roma e da tanti altri Arcivescovi, Vescovi, Sacerdoti, Re-
ligiosi e Suore per sue direzioni ed esercizi spirituali.
Fra i sacerdoti possiamo annoverare P. Giuseppe Maria Leone, don
Eustachio Montemurr0 404 e il beato Bartolo Longo in rappresentanza dei
tanti laici che hanno potuto usufruire della sua oculata saggezza.
404 TI SD don Eustachio Montemurro nasce in Gravina (BA) il 1 gennaio 1857. Presso l'università di
Napoli consegue il diploma speciale in matematica e scienze naturali e la laurea in medicina e chirurgia. Dopo
anni di insegnamento e di attività medica, socio-politica, assistenziale-caritativa, inizia la preparazione eccle-
siastica. TI 24 settembre 1904 è ordinato sacerdote. Nel 1907 fonda i Piccoli Fratelli deI SS.mo Sacramento per
il culto eucaristico e l'aiuto ai parroci nel ministero. Nel 1908 fonda l'ordine religioso delle Figlie deI Sacro
Costato per la riparazione delle offese recate al Cuore di Gesù e per l'educazione dell'infanzia e della gioven-
tù. Riceve da P. Losito incoraggiamento per l'opera da iniziare incontrandosi a Canosa nel periodo rnaggio-
giugno 1905 durante la missione Redentorista. La loro collaborazione continuerà nel tempo. Infatti, don Eu-
stachio riceve sostegno dal SD, perché le Figlie deI Sacro Costato, dopo il decreto di soppressione emanato
dalla Sacra Congregazione dei Religiosi il 21 febbraio 1911, potessero continuare la loro opera nella città di
Potenza. Infine, don Eustachio si avvarrà della autorità di P. Losito anche per fronteggiare il tentativo reiterato
dei Canonico P. Annibale M. Di Francia di fondere l'istituto delle Figlie deI Sacro Costato con quelle delle
Figlie dei Divin Zelo (1915). Nel1914 don Eustachio si trasferirà a Valle di Pompei ove per nove anni svolge-
rà intenso e fecondo ministero. Qui morirà il 2 gennaio 1923. •