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26 Biografia documentata
TI SD dimostrè la sua inc1inazione alla pietà ed al rispetto dei luoghi
sacri."
La sua religiosità non si nascondeva quando si trovava in casa della
nonna. Si racconta che il SD, ancora bambino, di notte si alzava dal suo let-
tino per imitare la figura di San Gerardo, allora venerabile e la cui vita e de-
vozione appassionava il pubblico, andando a coricarsi in cucina sulla legna.
Questo è testimoniato dalla nonna, la quale diceva pure che il gioco
preferito deI suo nipotino Antonio, ancora COSl piccolo, era di fare crocette
con pezzetti di legno'" e rappresentare con compagni le funzioni religiose."
4. Testimonianze autobiografiche.
Indichiamo soltanto un brano della stesa biografia scritta dal Par-
lato:
a) "Mia madre, continuava, la ricordo appena come un fantasma,
solo questo mi rammento, che una volta andammo insieme in car-
rozza per portare un vota di ceri ad un santuario della Madonna in
Canosa stessa". TI tempo in cui rimase orfano coi suoi fratelli, 10 di-
pingeva come pieno di gravi guai a causa dell'eredità patema, che
veniva, per la loro età minorenne, amministrata dagli zii e, forse,
poco fedelmente.
Difatti oggi stesso scrivendo ad una persona rimasta orfana e gran-
demente vessata circa I'eredità .paterna, scriveva: "Perduti i genitori
non abbiamo più chi veramente ci ama. Tutti gli altri cercano
l'interesse proprio".3 7
5. Testimonianze biografiche.
Si descrivono brevemente alcuni aspetti dei primi dieci anni di for-
mazione e di studio deI SD: il sua ingresso nell'episcopio di Canosa e
l'incontro provvidenziale con due studenti Redentoristi di passaggio per
Canosa che segnano l'incontro con la Congregazione Redentorista.
34 P.R.D.N. Sommario n.3.
35 P.R.D.N. Sommario n.3.
36 Cff. Summ., p. 186, ad 10.
37 B. PARLATO, Ricordi, pp. 3-4.