Page 324 - Positio II
P. 324
324 Biografia documentata
Effettivamente dopo pochi giorni avemmo lettere scritteci
dal cognato prigioniera in cui ci avvisava che stava bene in
salute".486
2) "Nell'anno 1916, in cui infuriava la guerra, fui chiamato
anch'io aIle armi.
Era di venerdi.
Preoccupato dei periêolo di andare al frante, mi recai dal
Servo di Dio per esporgli questo mio timore e questa mia
trepidazione. q ~
P. Losito stava nella Cappella di Sant' Alfonso, nell'interno
deI Collegio di Pagani, tutto raccolto in preghiere.
Appena mi vide cosi mesto e pensieraso, mi yenne incontro
e mi disse: "Abbi fede nella Vergine Addolorata, perché tu
partirai ma non andrai al frante. E cosl fU".487
3) "Devo raccontare ancora un altra episodio di famiglia.
La stessa mia sorella, dopo circa due anni dalla prima gua-
rigione, si ammal è di peritonite sotto forma grave, dichia-
rata dal medico D. Raffaele Aulisa come inguaribile.
Anche allora si ricorse a P. Losito il quale consiglio di fare
un triduo a Mons. De Risio con 5 Pater, Ave e Gloria.
Noi scrivendo a P. Losito dicevano che l'inferrna non aveva
in fondo paura di morire, pero voleva vivere per vedere Sa-
cerdote il nipote Alfonso, allora studente Redentorista.
TI P. Losito rispondendo e consigliando la detta preghiera, as-
sicurava che l'inferma avrebbe veduto celebrare 'la S. Messa
dal nipote Alfonso Serlenga, avrebbe ricevuto dalle sue stesse
mani la santa comunione e l'avrebbe anche sentito predicare.
Al terzo giorno delle preghiere ella guari ed è vissuta per
altri vent' anni senza ricevere da quel male fastidio alcuno.
488
Mia sorella si chiamava Ecatomera Serlenga.
c) Prodigi:
1) "A Pagani seppi dal fratello laico Cirillo il seguente epi-
sodio.
4Xfi SUIIlIll., p. 165, ad 41, n. 4.
4X7 lbid., n. 5.
4XX S UIIlIll., p. 174, § 599.