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P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte dei SdD Padre Antonio Losito 329
li primo fu deI Provinciale Padre C. Petrone, dopo la celebrazione
della Santa Messa e l'ufficio liturgico dei defunti, il seconda fu tenuto
dall'avvocato Carlo De Vivo, davanti al Collegio di Sant'Alfonso.
Da questi discorsi traspare, con moIta chiarezza, la santità deI SD e
le virtù che coronarono tutta la suavita:
"La vita di Antonio M. Losito fu lunga e rifulgente di luce
mite, odorosa, casta.
Dalla culla a questo feretro ella è stata bagliore di ineffa-
bile bontà.
Tutti e quando diciamo cosi intendiamo Papi, Cardinali,
Vescovi, Prelati, Preti, intendiamo Deputati, Senatori, Ge-
nerali di eserciti, Magistrati famosi, Medici primari; inten-
diamo regioni , città, popoli, tutti, avuto anche un brevissi-
mo abboccamento con lui 0 vedutolo di passaggio, sono
rimasti altamente impressionati della sua bontà e si son
formati di lui il concetto vero, caratteristico.
Oh come è buono P. Losito, come è buono!
Le abbiamo udite queste parole da persone che uscivano
dalla sua stanza e quando ci siamo abbattuti in chi 0 per
lettera 0 altrimenti ne aveva conoscenza.
E discorrendosi di lui con chicchessia e dovunque: è buo-
no, generalmente si concludeva, è un santo!
Egli arno: arno Iddio ed arno il prossimo.
Si rigiro sempre tra i vertici di questa purissima fiamma la
sua vita: di questi due amori che prendono nomi e sembianze
di virtù varie seconda che l'animo si atteggi, egli rifulse.
Vita buona, perché vita di amore".495
Cosi veramente fu.
"Chi 10 avvicinava sentiva d'essere in presenza di un uomo
speciale, ispirante.
Di poche e misurate parole tanto da apparire a volte riser-
vato, chiuso in se stesso ma acceso di carità quando, par-
lando dell'amore di Dio, diveniva subito loquace, febbrile,
provocando la meraviglia di coloro che poc'anzi ne aveva-
no appreso la riservatezza di modi e di favella, stigmatiz-
zandolo rigido .
~95 C. PETRONE, Mesle parole lette nei solennifunerali dei P. Antonio M. Losito della Congregazio-
ne dei SS.R., Napoli, 1917, pp. 6-7.