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P. v - Cap. XIII: Padre Antonio Losito Prefetto degli studi (1887-1907)  177

                        Egli si compiaceva di sentirsi COS! chiamare specialmente da quei
                  giovani, circa 20, che erano stati sotto la sua sola direzione spirituale.
                        Questo lungo periodo, per l'Istituto Redentorista, fu tra i più felici,
                  sia sotto l'aspetto di ripresa che di ricostruzione, suscitando l' ammirazio-
                  ne di tutti per l'operato deI SD che gli valsero, oltretutto, anche la promo-
                  zione a Rettore della Casa di Pagani.



                  4. Testimonianze autobiografiche.


                        Le testimonianze autobiografiche evincono con chiarezza quanta
                  egli amava i suoi studenti fino a paragonarli a degli "angioletti".
                        Scriveva al P. Superiore:
                                "con quanta consolazione abbia io ricevuto gli studenti di
                                Lettere, puè ella ricavarlo da quella stima, rispetto, venera-
                                zione ed amore filiale che le nutro. Ne prenderè tutta la cu-
                                ra possibile, fedelmente al suo indirizzo, aIle sue norme,
                                all'andamento sapientissimo con cui ella li ha guidati fino
                                ad oggi. Sono tanti angioletti: hanno fatto la più bella im-
                                pressione non solo a me, ma anche al provinciale e
                                all'intera comunità".306
                        Si trattava di studenti provenienti dalla casa di Lettere che hanno ri-
                  cevuto la prima formazione direttamente dal P. Superiore.
                        Si preoccupava sempre di essi: dall'istruzione alla salute e di ogni
                  cosa rendeva conoscenza al P. Generale.
                        La spiritualità era un'ulteriore ed immenso campo di lavoro.
                        Sempre cercava un ritorno alla fonte spirituale di ogni redentorista:
                  il glorioso Padre S. Alfonso.
                        A proposito della pia pratica di tenere esercizi spirituali il 2 di ogni
                  mese sulla tomba deI Santo, confidava al P. Generale:
                                "Sarà bello nel giorno 2 di ogni mese veder salire come in-
                                censo odoroso al cospetto deI nostro Santo Padre l'orazione
                                fervida e concorde di tutti i giovani suoi figli sparsi per
                                tutta la terra, i quali con un sol cuore, e direi con un sol
                                labbro 10 pregano a riflettere in loro i raggi delle sue sma-
                                lianti virtù e sorreggere la nostra congregazione per cui


                        306 A. LoSITO, Lettera dei 3 gennaio 1897, Pagani.
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