Page 217 - Positio II
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P. v -Cap. XV: Padre A. Losito Provinciale Redentorista (1909-1912)  217

                                 - Castità: mediante una modestia angelica negli sguardi,
                                nelle parole, nel portamento in pubblico e in privato, i mis-
                                sionari Redentoristi devono essere modello dei popoli;
                                - Carità:  è la virtù per eccellenza. Oh! Carità. Oh! Dile-
                                zione fraterna, bella figlia del cielo, dove tu sei la il Para-
                                diso, dove tu non sei esiste l'Inferno. E non la dovremmo
                                maggiormente possedere come Redentoristi, perché e pre-
                                cetto del nostro divin Redentore. Quando noi avessimo os-
                                            ,,'
                                servato questo solo comandamento, avremo osservata tutta
                                la legge. Mai sul nostro labbro parole di mormorazione.
                                mai nella nostra mente giudizio a danno della carità, inve-
                                ce dobbiamo sopportarci l'un l'altro.
                                E questa carità fraterna deve essere tanto spiccata in noi
                                missionari che i popoli abbiano a dire di noi: Vedete come
                                si amano i missionari scambievolmente che son disposti a
                                dare la vita l'uno per l'altro".371
                        Concludeva il suo programma con una frase di S. Giovanni:"Un cuo-
                  re solo ed un'anima sola", questo solo si doveva dire dei PP. missionari.
                        Se con questa circolare abbraccia tutti i PP. Redentoristi, esattamente
                  un mese dopo la sua nomina a Provinciale si preoccupava di emanare in una
                  nuova circolare disposizioni per il buon andamento dello studentato.
                        Forte della sua esperienza ventennale di Prefetto, sapeva esatta-
                  mente dove e come intervenire per migliorare i rapporti all'interno delle
                  case religiose.
                        Stabiliva che i P. Prefetti potevano confessare gli studenti solo
                  quando questi si trovavano a scuola e che i P. Lettori con gli studenti non
                  potevano parlare se non di cose inerenti alla studio dando ai discepoli
                  tutta la possibile edificazione ed il massimo buon esempio. 372
                        Buon esempio si richiedeva anche nei costumi.
                        P. Losito vieto di portare un nuovo cappello di stoffa preziosa che si
                  stava diffondendo tra i PP. e della causa di scandalo fra la gente.
                        Stabill il ritorno ai cappelli di cartone e di panno duro e nelle tradi-
                  zionali misure segno di umiltà che li doveva caratrerizzare.l"




                        371Cf. A. LoSITO, circolare dell'ottobre 1909, Pagani.
                        372A. LoSITO, circolare dei 16 novembre 1909, Pagani.
                        373 A . LoSITO, circolare dei 23 maggio 1912, Pagani.
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