Page 239 - Positio II
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P. v -Cap. XV: Padre A. Losito Provinciale Redentorista (1909-1912)  239

                         Avete voluto affidare a me l' onore, il culto, la gloria della vostra
                  Divina Madre e mi avete affidato questo Santuario con tutte le opere an-
                  nesse: ma chi sono io per essere stata prescelta ad uno scopo cotanto santo
                  e di tanta gloria per Voi e per la vostra Madre? Con tutta la effusione del
                  cuore mi offerisco prontissima a compiere i vostri santi voleri: tutti i miei
                  pensieri, le mie cure, le mie sollecitudini, le mie parole, la vita stessa,
                  tutto spenderè per quest' opera.
                         In tutti i giorni vorrè occuparmi a far conoscere a tutti gl'immensi te-
                  sori di misericordia della Madre vostra e della Madre mia, onde tutti attirati
                  dalla dolcezza della Bontà venisseroa Voi col pentimentoe coll'amore.
                         Fate, 0 Signore, che quanti vengono a visitare questo Santuario ri-
                  portino le grazie sospirate, la salute, il perdono, la pace, il vostro santo
                  amore e la benedizione alle loro famiglie.
                         Fate infine che quanti concorriamo a questo Santuario, tutti ci ve-
                  dessimo un giorno raccolti nel Cielo presso il trono della Madre vostra,
                  per scioglierecon Lei eterni cantici di benedizioni a Voi Salvatore del mondo
                  che regnate insieme col Padre e colla Spirito Santo per tutti i secoli.
                            Cosi sia.



                                              DICHIARAZIONE


                         Dichiaro che il foglietto stampato a quattro pagine, con la preghie-
                         ra intitolata: Aspirazioni al Divin Sacramento,  è stato da me rinve-
                         nuto fra le carte personali appartenenti al Servo di Dio Avv. Bar-
                         tolo Longo.
                         Le annotazioni a lapis sono di pugno del medesimo, e cio affermo
                         poiché posseggo innumerevoli manoscritti suoi e ben conosco la
                         sua calligrafia.
                         Inoltre dichiaro che il Comm. Longo aveva appunto l' abitudine di
                         passare immediatamente in Tipografia gli scritti che gli pareva
                         avessero per lui un certo interesse, e che intendeva esaminare, fa-
                         cendone comporre i "piombi" e trarre almeno tre copie di "bozze
                         di stampa": preferendo serbare queste, come più chiare e leggibili,
                         tra le sue carte.
                         TI foglietto anzidetto, ritengo sicuramente, è una preghiera scritta
                         dal P. Antonio Losito d.SS.R. per uso privato della Contessa Ma-
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