Page 32 - Positio II
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                               stro con l'insuperabile sac. Donato Maria Fiore (1821-1895) si die-
                               dero alla difficile "palestra deI magistero".
                               Venivano insegnate, oltre alla grammatica greca e latina, anche sto-
                               ria e archeologia, con lezioni di lingua francese.
                               Mons. Longobardi immancabilmente presenziava aIle "accademie
                               annuali" dei chierici canosini, facendo elogi "più lusinghieri dell'an-
                               damento scolastico e morale dei giovani".
                               Gli stessi figli deI Loyola, allora precettori assai gelosi nel sernina-
                               rio diocesano, vedendo tali alunni primeggiare in tutte le classi lette-
                               rarie e scientifiche, non seppero sconfessare il gran merito di tali sa-
                               cerdoti.
                               Tale episcopio, dunque, costituiva un "primo tirocinio" per poi pas-
                               sare al Convitto diocesano, dando anche la possibilità per chi usciva
                               da esso di una buona preparazione umana e cristiana.
                               Vennero destinati come sede per ospitare la piccola comunità alcuni
                               locali dell'antico ed ex convento dei frati Carmelitani scalzi con an-
                               nessa chiesa deI Carmine.
                               Nel 1861 contava il numero di 18 serninaristi.




                         2. L'incontro conif ratelli Loiodice a Canosa e la decisione di abbraccia-
                               re la vita religiosafra i redentoristi.


                               Al serninario diocesano di Andria, era tutto pronto, financo illettino.
                               1 farniliari gli avevano preparato anche il corredo, ma il Signore
                         chiamava il SD allo stato più perfetto del religioso.
                               Ecco come si racconta la sua vocazione a Redentorista: "Era l'anno
                         1855 quando capitarono di passaggio a Canosa due studenti liguorini, cioè
                         i due fratelli Loiodice di Corato, Nunzio(1832-191 4) e Vittorio (1834-
                         1916), che, accompagnati da un Padre, da Deliceto si portarono a Corato
                         ove aveva sede unaCasa Redentorista.
                               Ora, facendo sosta a Canosa e andando per il paese, furono visti dal
                         nostro giovinetto, che rimase edificato dal loro portamento, dalla lare mo-
                         destia e raccoglimento e subito si innamorè dell'abito e delle loro virtù.
                               Subito avrebbe voluto correre a Pagani, per essere ricevuto, ma il
                         suo confessore "prudentiae causa", 10 trattenne per alquanto tempo, vo-
                         lendone, diceva, esperimentare la sua vocazione.
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