Page 34 - Positio II
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                                In precedenza, nel 1845, una richiesta popolare suffragata dal vota
                          unanime del Decurionato, del Capitolo Cattedrale e dello stesso Vescovo
                          Diocesano indirizzata alla Santa Sede vide la elezione di S. Alfonso Maria
                          dei Liguori, fondatore della Congregazione del SS. Redentore (canonizza-
                          to nel 1839 da Gregorio XVI) a secondo Patrono della città di Canosa."
                                Una presenza Redentorista cosl "fedele e sistematica" il SD l'aveva
                          vista sin da piccolo proprio in queste predicazioni quaresimali.
                                E' facile ora comprendere l'ammirazione del giovane Antonio come
                          di ogni altro canosino verso i Redentoristi, amati e molto rispettati per le
                          loro virtù.
                                L'incontro con i fratelli Loiodice non è stata pura fatalità, ma la scin-
                          tilla che ha infiammato il cuore del giovane di amore verso una comunità
                          religiosa che egli sicuramente conosceva benissimo, attraverso anche le di-
                          verse opere ascetiche, morali e spirituali di S. Alfonso di cui i suoi maestri
                          dell'Episcopio si aggiomavano nutrendo anche la loro spiritualità.
                               Si pua dire che sostanzialmente per tutto l'Ottocento e il primo No-
                          vecento la spiritualità dominante in Italia era stata quella che da S. Alfon-
                          so Maria De Liguori prese il nome di "alfonsiana".
                               li santo, infatti, con il rinnovamento della teologia morale equili-
                          brata tra un facile lassismo e un rigidismo di stampo giansenista, autore-
                          volmente confermato da una decisione più unica che rara della Sacra Pe-
                          nitenzieria, che autorizzava i professori di teologia a insegnare tutte le sue
                          opinioni e i confessori a seguirle (5 luglio 1813), con la djffusione dei
                          suoi scritti come "Le massime", "L'apparecchio alla morte", "La pratica
                          di amar Gesù Cristo", "Le visite al SS. Sacramento", "La comunione fre-
                          quente" e la composizione di numerose canzoncine, esercitè un profonde
                          influsso e sui sacerdoti e sul popolo.
                               La spiritualità alfonsiana è una dottrina di azione, anche se una me-
                          tafisica soprannaturale vi domina, pur senza ostentazioni.
                               Non lunghe teorie, non speculazioni inutili.
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                               Tutto vibrante e soave come l'anima dell'autore.
                               Segno ne èche nessuno dei familiari si oppose a tale scelta, quando
                          ormai tutto era pronto per partire al seminario di Andria e che neppure il


                               48 A.S.C.C. num. 3 Actus electionis decurionatus., num. 2 Actus capitularis electionis; num. 1 Postu-
                          latoria R.mi Episcopi .                               .
                               Riportati tutti nella sezione documenti a fine capitolo.
                               49 S. TRAMONTINI, Profilo di storia della chiesa italiana dall'unità ad oggi, Moretti 1980, pp. 73-74,
                          G. PALMIER!. Laconiche novità sulla vita di A. Maria Losito dei ss. Redentore, Pagani, 26 marzo 1919, p. 4.
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