Page 395 - Positio II
P. 395

P. VI - Cap. XX: Fama di santità dopo la morte dei SD Padre A. Losito  395

                        Al processo furono ascoltati 29 testimoni che deposero sulla fama di
                  santità, tra i quali ci furono sacerdoti, religiosi e laiei.
                        Con lettera rogatoriaIe di Mons. De AngeIis Vescovo di Nocera del
                  24 marzo 1938 viene inoltrata la richiesta alla curia andriese di celebrare
                  l'apertura del Processo informativo.
                        Fu celebrato nella sagrestia maggiore del Duomo di san Sabino
                  (1938-1939)presieduto da Mons. Paolo Rostagno ed ebbe IX sessioni
                  nelle quali furono ascoItati 7 testimoni tra parroci e laiei della città di Ca-
                  nosa e di Andria (Ba).
                        Gli Atti processuale raccolti in un contenitare furono poi inviati alla
                  Curia paganese dove si concluse nel novembre deI 1939. Successivamente
                  il 21 della stesso mese tutti gli atti furono sigillati e depositati presso la
                  Cancelleria della Sacra Congregazione delle Cause dei Santi.
                        Infine il 29 giugno 1940 con la celebrazione della XI sessione fu
                  chiuso in Pagani il processo sul "non cuIto" deI SD e i suoi atti inviati
                  presso la Congregazione Romana.
                        Durante i lavari processuali la città di Canosa celebra il primo cen-
                  tenario della nascita deI SD (1838-1938).
                        1 due eventi furono una provvidenziale occasione per ricercare ulte-
                  riori testimonianze sulla fama di santità del SD. Furono raccolte una tren-
                  tina di testimonianze in Canosa e dodici nelle procedure di lavoro proces-
                  suale a Pagani.
                        Unanimemente anche queste deposizioni affermavano la fama di
                  santità già posseduta in vita dal SD ulteriormente cresciuta dopo la morte.
                        Il segno visibile erano i continui pellegrinaggi che si organizzavano
                  alla sua tomba presso l' antico oratorio di Sant'Alfonso dei Liguori.l '"
                        La testimonianza che diamo qui di seguito fa ben comprendere
                  qual'era il senso di questi pellegrinaggi:
                                "Una tal donna, a nome Venturina Saturno, maritata con
                                Antonio Raimondo di Salerno avendo una figlia gravemente
                                malata, di cui temeva la vita per alcuni dolori simili a quelli
                                avuti da una sorella deceduta, chiedeva l' intercessione deI
                                Santo, applicando un pezzo di camicia da me regalato per la
                                circostanza sulle parti dolorifere della figlia.
                                Lei con piena fede ne invocè la intercessione di lui dicen-


                        517 CfT. SIII/II/I.• p. 129, § 452 .
   390   391   392   393   394   395   396   397   398   399   400