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P. VI - Cap. XX: Fama di santità dopo la morte dei SD Padre A. Losito  397


                         2. arno la Congregazione alfonsiana con la generosa corrisponden-
                         za alla vocazione e con l'edificante esercizio delle virtù religiose;


                         3. arno i sofferenti con una molteplice missione di pace e di con-
                         forto e con la fattiva collaborazione all' ultimo vota dei cuore di
                         Bartolo Longo, la fondazione dell'Ospizio delle figlie dei carcera-
                         ti.522

                       li giorno 16 dicembre tra scene di esultanza, di emozione e di pre-
                  ghiera, alle ore 12,00 le campane e le sirene della città suonarono a festa
                  per 15 minuti, unitamente al lancio di numerosi razzi, a ricordare che
                  cént'anni prima, alla medesima ora di quello stesso giorno, nella modesta
                  casa sita in via A. Saffi, 17 nasceva il Padre Santo.
                        La mattina dei 16 dicembre Mons. Rostagno celebrè il pontificale e
                  distribui l'eucarestia a più di 1000 uomini dopo aver spiegato il Vangelo
                  dei giorno, accostando la figura dei SD Losito al grande Giovanni Batti-
                  sta, perché come lui, con le sue virtù di umiltà, di carità e di fede spiano le
                  vie dei Signore nella sua città.
                       Chiusa la celebrazione pontificale dalla cattedrale si snodè un im-
                  ponente corteo che si diresse verso la casa natale del SD.
                       Presiedeva il corteo Mons. Rostagno accompagnato dai canonici, le
                  Autorità politiche, civili e militari , le Associazioni cattoliche e fasciste
                  della GIL e numerosissimo popolo.
                       Nonostante che in quell'ora cadesse abbondante neve che il Vesco-
                  vo defini "fitta pioggia di fiori bianchi" una folla enorme gremiva la piaz-
                  zetta M. R. Imbriani antistante la casa.
                        Il Vescovo parlè dei grande amore di P. Losito per la città che 10 vi-
                  de nascere incitando tutti ad avere "sacra" questa culla, come Pagani (Sa)
                  aveva cara la sua tomba ed a modellarsi sulle sue eccezionali virtù di cit-
                  tadino e di cristiano.
                       Fra scroscianti applausi si procedette allo scoprimento della lapide
                  che recita cosl:

                       IN QUESTA CASA
                       NACQUE
                       XVI - XII - MDCCCXXXVIII
                       P. ANTONIO M. LOSnO
                       REDENTORISTA

                       m Cf. Rievocazione a Canosa dei SO Losito in "Sant"Alfonso", X (1939), l, pp. 18-19.
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