Page 482 - Positio II
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482 Biografia documentata
dimento infinito che non avrà mai fine. 1patimenti pertanto
sono la miniera di oro che ci rende immensamente ricchi. E
poi chi puè conoscere i fini del Signore? Non potrà Egli
forse ridonarvi la primitiva salute? E' questo 10 spirito di
virtù e di santità che io ardentemente vi desidero ed istan-
taneamente domando al Signore".534
c) Ai suoi concittadini scriveva consigli e inviava direttive,
raccomandando loro di essere figli devoti della Chiesa, di
educare i propri figli nel santo timore di Dio. Inoltre, con-
sigliava il ricorso frequente al sacramento della penitenza e
a una vita di preghiera:
"Fatevi coraggio, scriveva ad una signora, state allegramente
e ridete di tutte le arti del demonio. Vedendo egli il trono
sublime di gloria che Gesù Cristo vi sta preparando nel cie-
lo, ne sente grande rabbia e si adopera ad inquietarvi in tanti
diversi modi: ma voi state tranquilla perché state sotto la
protezione di Dio e sotto il manto della Madonna. Adunque
non gli date retta, disprezzatelo, schemitelo, burlatelo, spu-
tategli in faccia e ditegli apertamente che vi burlate di lui e
di tutte le arti sue. Invocate sempre in vostra difesa i nomi
possenti di Gesù e Maria e state allegramente".535
Esortava alla pratica del perdono:
"Abbiate 10 Spirito di Gesù Cristo e perdonate a chiunque
vi abbia offeso e fate del bene a chi vi abbia recato dispia-
cere. Cancellate dall'animo vostro ~ualunque risentimento,
qualunque memoria del passato...". 6
Un altro impegno era la celebrazione di sante messe in suf-
fragio dei defunti:
"Stamattina ho celebrato la vostra santa Messa in suffra-
gio del vostro defunto marito e molto ho pregato per il ri-
poso sempitemo di quell'anima benedetta. Mi consolo di
quanta avete fatto per lui: le messe, le preghiere; le co-
munioni gli sono state d'immenso sollievo ed egli ve ne
sarà molto riconoscente e pregherà molto per voi innanzi
al Trono di Dio.
534 A. Losrro, Lettera dei 30 maggio 1901, Pagani.
535 Ibidem, Lettera dei 20 agosto 1904, Pagani.
536 Ibidem, Lettera dei 27 ottobre 1904, Pagani.