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CAPITOLOIX

                          L'APOSTüLATO DEL PADRE LOSITO A CANOSA
                       NEL SECONDO DECENNIO DELLA SUA PERMANENZA
                                  NELLA CITTÀ NATALE (1877-1887)

                   1. Il soggiorno presso la sorella Angelina dal1876


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                        TI 1 gennaio 1874 muore per po1monite Losito Savino all'età di 42
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                  anni.    TI SD mantiene ferma la promessa fatta al fratello che prima di
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                  morire gli aveva raccomandato di non abbandonare i suoi sei figli.
                        Con la vedova, sua cognata Nunzia Iacobone, decidono di vendere
                  la sua casa sita in piazza Colonna e anche per avere maggior quiete e so-
                  litudine, di trasferirsi in casa dei vecchi nonni materni di lei nei pressi
                  della chiesetta dedicata alla Madonna di Costantinopoli.
                        Prendendo alloggio con sua cognata, provvede con ogni cura
                  all' educazione dei nipoti.
                        Alla sera usava incontrarli e tutti assieme recitavano il Santo Rosario.
                        Vigilava su di loro e se qualcuno si ritirava tardi 0 non studiava, li
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                  spronava al dovere e alle buone amicizie.
                        Questo impegno egli 10 manterrà anche quando si trasferirà in casa
                  della sorella Angelina che pure abitava in zona Costantinopoli, accoglien-
                  do con sé il fratello laico redentorista Francesco. 146
                        Abitualmente non usciva di casa se la sorella non gli dava 5 lire 0
                  qualche indumento per fare elemosina.
                        Un giorno gli diede una camicia, perché si cambiasse dopo la cele-
                  brazione della Messa. Finita la celebrazione, fece elemosina e dato tutto,
                  non avendo altro e vista la necessità del povero, gli donè pure la camicia.
                        Quando tomè a casa, la sorella dimenticè di chiedegli la camicia,
                  ma, poi, stando a tavola, si ricordè e gliela chiese.
                        Sorridendo egli fece capire che quell'uomo ne aveva grande bisogno
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                  e che lui poteva rimediare con qualcos' altro.

                        143A.S .P., Libro dei defunti 1867-1879, foglio 295, n.2376. Fu sepolto nel cimitero comunale.
                        144Dott. VITO LAITANZIO, Ricordi di famiglia, Deposizione, Barle tta, 20 dicembre 1938, p. 1.
                        145 B. PARLATO, Dati biografici, 25 novembre 1921, p. 2.
                        146 La sua residenza era al Tratturo Regio di fronte alla Chiesa di Costantinopoli.
                        147 G. TESSA, Native, p. 4.
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