Page 92 - Positio II
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92                         Biografia documentata

                               La sua nuova "casa" era meta di continui pellegrinaggi.i'" special-
                          mente da quando si seppe che P. Losito, stando alletto gravemente infer-
                          mo si copriva la faccia con illenzuolo dicendo di non essere degno di ve-
                          dere vicino al suo letto Gesù "ECCE HOMO" e la Santissima Vergine Ad-
                          dolorata.l'"
                               Era un via vai di gente per elemosina e per consigli150 e spesso al-
                          loggio per confratelli in missione nei paesi limitrofi.
                                Quando si recava in città, si ristorava presso la casa di suo fratello
                                  151
                          Nunzio.    TI cordiale incontro si concludeva sempre con la recita della
                          preghiera.  152
                               La sorella Angelina, donna cristiana che faceva a gara con il fratello
                          Antonio nelle opere di carità, poteva avere una settantina d'anni quando
                          fu presa dalla epilessia.
                               Si rivolse al fratello Antonio per aiuto nella preghiera e gli fece sa-
                          pere che la sua maggior pena era che non si poteva confessare perché ave-
                          va perso la parola. Le rispose di confessarsi dando una stretta di mana al
                          confessore e che la favella le sarebbe ritomata dopo la Santa Comunione.
                               Cosl avvenne e si rimise per benino tanto da poter riprendere le sue
                          solite occupazioni.Y
                               Morl il 10 gennaio 1899, all'età di '72 anni confortata dai Sacra-
                          menti e lasciando mirabili esempi di pietà e di carità.



                          2. La grande siccità del1876 e l'intervento del SD.


                               Nel 1876 la città di Canosa fu provata più che mai dal terribile fla-
                          gello della siccità.
                               Dura tanto a lungo che nei pozzi non c'era più acqua da bere, ri-
                          schiando di morire di sete. La terra era tanto arida che si seminava e non
                          si vedeva spuntare nulla, gli alberi erano facile preda deI fuoco, mentre il
                          cielo sembrava di bronzo.



                               148 Cfr. Summ., p. 172, § 591.
                               149 Ricordi di una suora di Canosa, p. 4.
                               150B. PARLATO, Dati biografici, p. 4.
                               151 Ricordi di una suora di Canosa, p. 2.
                               152Ibid.
                               153lvi, p. 8.
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