Page 179 - Positio II
P. 179
P. v - Cap. XIII: Padre Antonio Losito Prefetto degli studi (1887-1907) 179
Non mostrava segni di impazienza 0 di fastidi o anche quando
espelleva studenti non osservanti la regola.
Scusava sempre e non permetteva che qualcuno giudicasse male.
Infine, un altro aspetto considerato, riguarda le sofferenze fisiche
cui sottoponeva il suo fragile corpo.
Più volte si attesta come egli mangiasse poco e che si cibava spesso
solo di avanzi nonostante le insistenze di chi 10 assisteva nella sua malattia.
Riportiamo le seguenti testimonianze che valgono come esempi.
Sorreggeva i suoi studenti:
a) nella malattia e nelle difficoltà:
"Quando io fui spacciato dai medici di Napoli nel 1897 e
mandata in famiglia più pel' morire che pel' guarire, essen-
do affetto da tubercolosi, il P. Prefetto mi scrisse queste te-
stuali parole: - voi guarirete e farete molto bene pel' la glo-
ria di Dio - difatti sono guarito, ho lavorato con grande ar-
dore, dovunque sono stato messo, e sento una brama incre-
dibile di lavorare pel' la gloria di Dio e pel' il bene delle
anime.
L'autografo stà presso mio fratello in Brooklyn che nutre
pel' il Losito una devozione assai grande.
Mi incoraggio con parole assai lusinghiere a scrivere la
cronaca di tutti i Collegi, come ho fatto già con l'aiuto del
Signore.
Mi ottenne di farmi ordinare sacerdote, benché quasi mori-
bondo, con la sicurezza sempre che io sarei guarito'"!'.
b) Nella preghiera:
"Quando egli era Prefetto degli studenti ed io sua studente
di teologia e morale, accompagnandolo nel salire le scali-
nate, passando egli innanzi a un quadro grande dell'Arcan-
gela Raffaele che stava nelle scalinate piccole che portano
immediatamente all'uscio dello studentato pel' la parte del
lavamano, sempre, immancabilmente recitava il gloria Patri
ed io rispondevo't.l '?
311S . SCHIAVONE, Lettera del ? marzo 1922, Pagani,
312P . BARONE, Notizie, pp. 1-2.