Page 175 - Positio II
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P. v - Cap. XIII: Padre Antonio Losito Prefetto degli studi (1887-1907)  175

                        Non riconoscevano aItra autorità se non quella del P. Losito.
                        TI delegato, il maresciallo e il comandante delle guardie si recarono
                  dall'Arciprete Maddalena, perché predicasse la cessazione delle proces-

                  SIOnl.
                        Scrivendo al Vescovo Diocesano, anch'egli preoccupato di tale situa-
                  zione, il 4 aprile 1907, l'arciprete riassume la risposta data alle forze
                  dell'ordine:
                                "Risposi essere cio disastroso, poiché si conferrnerebbe la
                                voce che i preti ostacolano queste cose sante, e quindi ci
                                attireremo il furore della plebaglia incosciente e fanatizza-
                                ta..... Dio e il tempo faranno a poco a poco sbollire questo
                                inaspettato fanatismo".
                        Fu tanto il bene operato nella rnissione dei PP. Redentoristi, che aleu-
                  ni sacerdoti canosini predicavano l'imminente loro ritomo per il mese di
                  maggio, senza pero la certezza di alcuna conferrna ufficiale nè da parte del
                  P. Losito 0 del Padre Provinciale nè da parte del Vescovo Mons. Staiti.
                        TI Vescovo, anzi ritomando da Roma, fu accusato deliberatamente di
                  non desiderare i Padri a Canosa per una nuova missione e gli fu indiriz-
                  zata una lettera (dei 2 maggio 1907) a firma " TI popolo di Canosa " con-
                  tenente anche minacce in casa non avesse subito provveduto in merito.
                        Nella lettera del P. Losito del 15 marzo 1907, si legge che egli
                  avrebbe fatto il possibile perché in maggio arrivassero a Canosa i mis-
                  sionari.
                        La questione fu risoIta definitivamente dal ProvoP. Emilio Iacovetti,
                  che il 12 aprile 1907 scrisse alla curia diocesana:
                                 "Non si dia pensiero perché i PP. non andranno in Canosa
                                 anche perché moiti di essi sono affetti da influenza, fra i
                                 quali il P. Losito".
                        Solo quando la decisione deI Provinciale fu nota a tutti, ritorno la
                  calma.
                        Anche agli avvenimenti politici che intaccavano il valore sopran-
                  naturale della fede, il SD dava risonanza all' intemo del collegio.
                        Nel 1903 fece celebrare in Pagani un triduo di riparazione contro le
                  calunnie lanciate dai socialisti sulla vita di S. Alfonso, invitando per la
                  predicazione Mons. G. Consenti Vescovo di Lucera.'?'



                        301 G. PA LMIERI, Ricordi, p. 13.
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