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P. v -Cap. XIV: La difficile rettoria della Casa dei Redentoristi a Pagani  199

                        In una lettera a questi indirizzata, concludeva: "L'amore e la vene-
                   razione che tutti sentivano per la paternità sua rev. è un fatto indiscutibile
                   e non sappiamo persuaderci come qualche traviato abbia avuto tanta au-
                   dacia di dispiacere al cuore di lei avvalendosi pure deI nome collettivo
                   dei confrateliî'F''
                        L'erezione a Basilica minore della chiesa di S. Alfonso, l'apertura
                   di essa al pubblico, fin dal primo mattino, la richiesta di nuovi Padri per il
                   disbrigo degli affari religiosi ed anche econornici della Casa e quindi il
                   rendere il santuario più accogliente e disponibile aIle esigenze dei pelle-
                   grini, sono i tratti salienti deI suo rettorato durato poco più di due anni. La
                   stima di uomo giusto di cui godeva e la capacità di essere un buon pastore
                  per gli studenti prima e per i Padri dopo, furono i presupposti che 10fece-
                  ro passare ad incarichi di responsabilità ancora più presenti.



                  4. Testimonianze autobiografiche.


                        Le uniche testimonianze autobiografiche sono delle lettere scritte
                  dal SD al P. Generale, ad ecclesiastici e a privati.
                        Da esse, traspare la preoccupazione deI Rettore Losito per i suoi Padri
                  el'intera Casa di Pagani, il suo affetto per il P. Generale ma anche la forza
                  di contraddirlo come nel casa dell'episodio indicato nel presente capitolo.
                        Invitandolo a Pagani per le feste di S. Alfonso, gli scriveva:
                                 "Quale fortuna sarà la nostra per la sua venuta!
                                 P. Generale ci tenga contenti questa volta: non voglia re-
                                 spingere le preghiere di questa comunità, anzi dell'intera
                                 provincia, ed aggiungendo grazie a grazie anticiperà la sua
                                 venuta".342
                        Al Cardinale Vives scrisse sulle consolanti notizie della sua salute
                  dopo essere stato affetto da broncopolmonite:
                                 "E' stato un vero miracolo di Dio perché le preghiere del
                                 Santo Padre, il quale exanditus est pro sua reverentia. Mi-
                                 racolo tante più spiccato, poiché in tempo di grande morta-
                                 lità per tale malattia, e ancora poiché io di età avanzata e
                                 debole di salute. Si figuri erninenza, quanta io senta rico-

                        3-11 A. Los rro, Lettera dei 29 novembre 1907, Pagani.
                        342 A. Losrro, Lettera dei 20 lug1io 1907, Pagani.
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