Page 352 - Positio II
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352 Biografia documentata
stiana. Nell'amore si radica ogni precetto. Quidquid praecipitur in sola
charitate solidatur cioè da essa piglia vita, bellezza, fecondità. Plenitu-
do legis, dilectio. La carità è pienezza della legge: perché in quella tutti i
precetti della legge son contenuti armonicamente, aiutandosi e contem-
perandosi l'un l'altro: e ogni precetto vi si svolge in tutta la sua perfe-
zione, sino aIl' eroismo.
Il P. Losito animato da questo spirito di amore divino, senza quasi
avvedersene, spandeva intorno a SI la chiarezza di molte virtù, che vor-
rebbero essere notate, studiate, ammirate. Fermiamoci sopra qualcuna,
che, mentre ci conforta alla imitazione, ci porge anche il fila di continua-
zione nella storia della sua vita.
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Amava Iddio, ed era ubbidientissimo: gli era dolcezza ineffabile
smarrire la propria volontà nella volontà de' Superiori. Non faceva restri-
zioni 0 epicheie: gli bastava intendere che i Superiori avessero appena
manifestato un lor desiderio per occuparsi tutto e solo della esecuzione. Il
perché, il come, la maggiore 0 minore opportunità, l' esito incerto 0 certo
della disposizione non eran cose di che si occupava lui: neanche vi pensa-
va. In cio aveva di S. Gerardo.
Gli pareva bello che tutte le sue azioni fossero dipendenti, perché in
questo legame dell'ubbidienza provava la pienezza delle divine compia-
cenze: donde poi la sollecitudine in dimandar sempre permessi, licenze,
benedizioni ai Superiori, pure in cose libere: e quando era su in car-ica di
Superiore 0 Provinciale, non si peritava di dimandarlo a chi a lui era infe-
riore e suddito.
Della prontezza di sua ubbidienza diè praye chiare in parecchie cir-
costanze. Notiamone qualcuna.
Allorché nel 1887 il P. Andreoli 10 chiamo a Pagani, come si è ac-
cennato sopra, subito, senza prendere commiato da chicchessia e senza
fiatarne neppure colle persone più intime di famiglia, parti di notte tempo
dalla sua Canosa, e yenne qui dove è vissuto sino ad ieri. Come avrebbe
potuto altrimenti strapparsi alla divozione sincerissima di quei popoli en-
tusiastici della sua santa vita?
E sempre che colà andava per opere di speciale carità e divozione,
vi occorreva l'appoggio dei Superiori, perché l' indiscreto affetto e l'en-