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P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito 355
Non aspettate che io parlando di Losito narri le discipline cruente di
S. Alfonso e di S. Gerardo: i digiuni prolungati e le penose vigilie dei
Paoli e degli Antonii.
L' osservanza della Regola fu, pare, la massima sua mortificazione.
Chi intende ad osservare le regole dell'Istituto ben porta la mortificazione
di Gesù nel suo corpo.
La immoderanza della nostra natura decaduta ci spinge sempre al di
là dei confini santissimi dell'uomo nuovo - ideale della vita religiosa - vi è
un urto, un contrasto continuo: certo chi riesce a mantenersi perpetua-
mente in quei cari legami è eroe di pazienza. Altro che cilizi, altro che di-
scipline a sangue, altro che digiuni e veglie è la integra, la perenne, la mi-
nuta osservanza delle Regole!
Non è mancata pero in Losito, quella mortificazione più libera ed
esterna; ma egli, anche in cio irnitatore dei santi, la seppe coprire di impe-
netrabili ombre. Buoni indizii se ne hanno - come gli arnesi strani scoverti
dalla indiscreta curiosità di un suo nipote a Canosa, il quale per altro inteso
aIle cose deI mondo, di quegli argomenti non sapeva né il nome né l'uso
preciso: come una sua terribile disciplina a sangue che ei diceva a chi per
casa la vide di tenere pel' ricordo di un padre già morto: come quello che
altri nota cioè ch'egli sedendo, aIle volte si teneva con un pie' sospeso ed
altre assai scomodamente si adagiava - buoni indizii codesti per rintracciare
e tirare ad edificazione deI popolo cristiano le meraviglie della penitenza,
che Antonio Losito praticè nel tempo della sua buona salute.
Ma dacché cornincio a soffrire gravi malattie ed una spaventosa
debolezza cardiaca - e fu intorno al 1890 - quale prudente direttore gli
avrebbe permesso asprezza e rigore di vita? Non gli si sarebbero piutto-
sto moderate e tolte anche quelle che comunemente si usano tra noi?
D'ordinario 10 accasciava tale fiacchezza che spesso pareva avere, come
suol dirsi, l'anima tra i denti; la quaI cosa massimamente gli avveniva
nei freddi invernali e nei calori estivi, e quando era sovraccarico di oc-
cupazioni. DaI 1887 sino ad ieri: vedete sono trent'anni - noi l'abbiamo
conosciuto sempre COS} abbattuto, affannato, trafelato. Un lamento di
questo penoso stato non usciva dalla sua bocca, solo qualche volta con
mitezza e serenità diceva fiocamente: non mi fido. l Superiori perciè
non che concedere mortificazioni, con lodevole carità e prudenza, ora
direttamente ed ora indirettamente, ora con aperti comandi ed ora con
paterne esortazioni, 10 spingevano ad usarsi qualche larghezza nel dor-