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P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito  359

                         Amava la Madonna... Quante cose avremmo a dire del suo speciale
                   amore alla Vergine Santissimal Ma io non compio opera di storico né di
                   abbreviatore: appena cenno.
                         Non vi era cosa che ei cominciasse senza Maria: ai suoi non racco-
                   mandava che di amar Maria: le cartine dell'Irnmacolata e la medaglia mi-
                   racolosa dava agli infermi ed ai bisognosi. Come gli eran dolci 10 scapola-
                   re, la corona! E le Glorie di Maria! Queste aveva sempre tra le mani. Pre-
                   dico spessissimo della Madonna: e quanta si infiammava ed inteneriva!
                   Ricordate come, nel 1915, al venerdi santo, facendo qui il sermone di Ma-
                   ria Desolata, fu ripetutamente interrotto dai singulti e dal pianto copioso SI
                   che mal poté procedere sino al termine? Ogni cuore si commosse allora
                   più per le sue lacrime che per le parole, che diceva, e si strinse con tene-
                   rissima pietà aIl' Addolorata? L'ultima volta che parla in questa basilica
                   fu, ricordiamolo, nel maggio ultimo quando il popolo di Corbara scese in
                   pellegrinaggio alla Madonna del Perpetuo Soccorso. Parla lento, parla
                   stanco: appena si reggeva sulla persona travagliato dal nota male: ma le
                   sue parole gravi, solenni, fervorose sono rimaste indelebilmente scolpite
                   nell'animo dei Corbaresi, e vivono nei cuori vostri, 0 gentili Paganesi.
                   Elle sono come il testamento deI Padre. Amate Maria, onorate la Madon-
                   na deI Perpetuo Soccorso.
                         Egli è morto con un desiderio inadempiuto, e credo che dall'empito
                   di quel desiderio traeva non poca speranza di guarigione tra i dolori, che,
                   forti ed acri più che ogni martirio, 10 consunsero. Ardeva di mettere sul
                   capo della Madonna della Fonte, tanto onorata in Canosa, quella fulgida e
                   ricca corona che ei fe' SI vagamente fondere e cesellare coi danari che fu-
                   rono da lui raccolti a Canosa, domandando casa per casa, l'obolo per la
                   devotissima e gentile opera.


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                         Amava Gesù Sacramentato. Si sarebbe consunto come cero ar-
                   dente innanzi a lui. Giovane chierico a pie' degli altari si estasiava: sa-
                   cerdote con singolare pietà celebrava i santi misteri: il più gran sacrifi-
                   zio nelle malattie non gli veniva dalle sofferenze ma dal non poter cele-
                   brare: ed allora attendeva con ansia amorosa che Gesù gli fosse dato
                   nella santa Comunione. Prefetto dei nostri giovani, pregè e riprego i Su-
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