Page 103 - Positio II
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P. III- Cap.IX:L'Apostolato delPadreLositoa Canosa(1877-1887)  103

                                 ed il P. D'Auroia Stanislao e il P. Barbaiulo, i quali presero
                                 provvisoriamente alloggio tra i PP. Riformati del Convento
                                 della Croce, e dal Vescovo, che il fratello D. Tommaso
                                 aveva già informato, fu loro consegnata la somma di 40
                                 mila lire per il riscatto deI Collegio.
                                 Passarono alcuni mesi senza che tali pratiche avessero avuto
                                 alcun esito, per cui il Vescovo, consigliato, come si disse, da
                                 un tale Canonico Bodisso che gli faceva da avvocato, co-
                                 mincio a molestare i PP. sulle 40 mila lire loro consegnate.
                                 Non so precisare come si svolsero i fatti. TI certo si è che il
                                 Provinciale fu costretto a richiamarli ed il P. Losito con gli
                                 altri due padri, restituite le 40 mila lire al Vescovo, dopo
                                 circa sei mesi di fatiche, correndo da questa a quella Chiesa
                                 per predicarvi e confessare, si ritirarono mortificati per la
                                 leggerezza con cui si voIle mandarli e per dispiacere della
                                 popolazione. Se notizie precise si desiderassero di questo
                                 fatto increscioso, credo, potranno servirsi della corrispon-
                                 denza epistolare tra i PP. ed il Provinciale tenuta in quel
                                 tempo, se si avesse avuto la cura di conservarla".172

                                 f) VENTENNIO CANOSINO (episodio non datato)
                                 "Stando in Canosa col fratello Ciccio che mi ha raccontato
                                 queste cose, era tanta la stima e la devozione verso di lui da
                                 baciare la terra per dove era passato.
                                 Un giorno mentre stava mettendosi a tavola, yenne una
                                 chiamata per confessare un moribondo e nonostante fosse
                                 mezzogiorno, con un calore estivo soffocante come suole
                                 essere in Puglia, pare si porto con il fratello Ciccio, e non
                                 ritornè finché non ebbe soddisfatto il povero moribondo.
                                 Un altro giorno si presenta una donna con pianti e grida
                                 conducendo con sé una ragazzina, alla quale era entrata
                                 nella gola una spina di pesee.
                                 TI nostro Padre conforta la madre, dicendo che era cosa da
                                 niente, e, prendendo dell'olio di S. Francesco Saverio, unse
                                 la gola alla ragazzina, che subito rimase libera dalla immi-
                                 nente soffocazione".173



                        172 V. D. SCALIGENA, Notizie, pp. 12- 13.
                        173 G. PALMIERI, Laconie/lenotizie, p. 23.
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