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P. VI - Cap. XIX:Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito  371

                         A questi segni insoliti, a queste grazie di prevenzione rispondono le
                    prove di fatto, perché Antonio Losito dall'uso di ragione si dimostrè buo-
                    no, devoto, amante unicamente delle cose sante. L'innocenza è amabile e
                    forma la delizia di Gesù; ma l'innocenza virtuosa  è qualche cosa di su-
                    blime. Antonio dalla sua infanzia non si appalesa un fanciullo qualunque,
                    dedito a innocenti trastulli. La sua vita  è veramente angelica, mista di atti
                    devoti, di preghiere, di raccoglimento. Fino al decimo anno il Signore 10
                    lasciè alla tutela della madre; poi fu abbandonato anche da essa che corn-
                    piuta la sua missione terrena vola agli eterni riposi.
                         Colora che erano ignari dei tratti ammirabili della divina Prov-
                    videnza sul fortunato fanciullo ebbero, senza dubbio, parole di corn-
                    pianto per chi già orfano di padre prima di nascere, diveniva ancora
                    orfano di madre. lnvero, a si tenera età, senza i genitori, si ritiene co-
                    munemente la più grande sventura pel' un fanciullo. Ma, Antonio era
                    sotto la diretta e paterna cura di Dio; ne godeva le specialissime finez-
                    ze. Cosï bene assodato nelle virtù fin dal primo albore della vita e co-
                    SI bene assistito da Dio, le seduzioni del mondo non poterono far brec-
                    cia sul suo cuore. Sempre fu costante nel bene , sempre riservato, fervo-
                    raso, modesto, lontano da compagni men che onesti, sempre alla fre-
                    quenza dei sacramenti.
                         Nella fanciullezza corn'è facile pericolare la santa purità! Egli, in-
                    vece, la custodi con ogni cura. Fu un angiolo in carne fino all'estremo di
                    sua vita, E l'illustre Arcivescovo di Salerno, Mons. Grasso, qualche mese
                    fa, nel protestare contro una pubblicazione offensiva a tutto il Clero circa
                    il celibato, ne confut è l'autore, adducendo a prava di fatto il defunto P.
                    Antonio M.a Losito, come Sacerdote di ange/ici costutni.

                         Cosl, fanciullo, fu attratto da chi  è Amore per eccellenza, da Gesù
                    Sacramentato. SI, Gesù fu la calamita del suo cuore, il nettare del suo spi-
                    rito, la fortezza contra ogni tentazione, la sorgente e l'incremento d'ogni
                    virtù, la consolazione in ogni avversità. Seppe, insomma, travare il vera
                    tesoro in terra, 0, meglio, Gesù medesimo, che l'aveva scelto a strumento
                    di sua gloria e a oggetto di sue compiacenze, si manifesta a lui e 10 tira a
                    se con le sue soavi attrattive. Ecco spiegato il segreto della vita meravi-
                    gliosa ed edificante d'Antonio fin dai suoi più teneri anni. Le sue comu-
                    nioni fervorosissime, le sue lunghe e frequenti visite al suo amato Bene
                    formavano il pascolo salutare del suo spirito. Vedere un fanciullo in una
                    posa devot a, modesta, raccolta innanzi al Santissimo, cosa non ordinaria,
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