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P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito  373

                        Nelle sue visite al Sacramento sembrava una statua; pareva gareg-
                   giasse con i serafini nella venerazione e nell'amore al sommo Bene; gli si
                   voleva stare vicino quasi per essere partecipi deI suo ardore divino.
                        Negli ultimi anni di sua vita moveva a pietà, inteneriva sensibil-
                   mente chiunque 10 vedesse. A stento si poteva inginocchiare al cospetto
                   deI Santissimo. Si buttava a terra e, prafondamente inclinato, biascicava
                   parole di deferente ossequio e di ferventissimo amore; restava cosi finoal
                   termine della sacra funzione. Com'era sollecito, poi, in mancanza di qual-
                   che studente 0 padre di fare da ceroferario!

                        1 due sublimi amori a Gesù Sacramentato e alla Madonna sono co-
                   me due ali potentissime a sollevare le anime a qualunque grado di perfe-
                   zione. Questi due amori furono mirabilmente alimentati dal P. Antonio
                   nel suo cuore; furono i suoi amori privilegiati in tutto il corso di sua vita.
                   Che dovrei dire della sua devozione alla Madonna?
                        La pensava spessissimo; la salutava a ogni quarto d'ora con
                   l'avemmaria; ma con somma tenerezza e devozione! Nel parlare di Lei,
                   nel predicare le sue glorie, s'infiammava; la sua voce sonora, accom-
                   pagnata dal fervore deI cuore, scoteva tutti e li innamorava di CoIei, che
                   è tutta bella, tutta amabile, senza alcuna macchia. Sembrava che voIes-
                   se sollevarsi dal pulpito insieme col corpo, tanto era 10 slancio deI suo
                   cuore, delle sue parole, deI suo ferventissimo amore. E non l'avete no-
                   tato voi stessi, quando vi parlava della Madonna della Fonte? Che dir-
                   vi dei fioretti, delle mortificazioni e di quant'altra poteva essere d' ono-
                   re, . di gusto della sua amata Signora? La Madonna, poi, generosissi-
                   ma com'è, 10 contraccambiava con preziose e abbondantissime grazie:
                   grazie di santificazione per sé, grazie per i suoi devoti; poiché Ella è la
                   tesoriera e la dispensatrice.
                        L'uomo santo non è chi pratica or l'una or l'altra virtù tra fortissimi
                   stenti e tra frequenti cadute; ma, chi in tutti gli eventi, in tutti i casi pra-
                   speri e avversi sa padroneggiarsi, sa camminare con costanza e tenacità su
                   per l'alto monte della perfezione. La virtù vera e perfetta trasforma l'uo-
                   mo in una natura, quasi angelica, in sostituzione di quella miserabile pee-
                   catrice d'Adamo.
                        E cosl avvenne nel nostro Antonio. Quali e quanti meriti non ha do-
                   vuto egli acquistare al cospetto di Dio in una vita si lunga, passata in con-
                   tinui atti virtuosi? egli che cominciè con l'uso di ragione a conoscere Dio,
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