Page 372 - Positio II
P. 372

372                        Biografia documentata

                        è l' edificazione e commozione dei cuori. Anche da seminarista seguito
                        l'uso delle visite prolungate innanzi al sacro Tabernacolo; e i compagni
                        suoi, che non avevano il cuore serafico come quello di lui, s'annoiavano
                        tanto nell'attendere il loro Vice-Prefetto. Imita, senza saperlo, il suo futu-
                        ro Padre S. Alfonso, che da giovine studente si tratteneva a lungo innanzi
                        all'altare di Gesù Sacramentato, quasi in un' estasi continua.
                              L'essere innamorato di Gesù-Ostia è un segno chiarissimo di virtù
                        non comune, è indizio di vera santità. Quante volte voi stessi l'avete vi-
                        sto celebrare la santa mess a? con che venerazione, con quale raccogli-
                        mento e fervore! sembrava non più di questo mondo; era tutto immerso
                        nell'opera sublime del tremendo sacrificio. Si rimaneva profondamente
                        commossi ed edificati. Lo so anch'io che sono stato tante volte al suo
                        fianco per assisterlo nella celebrazione della messa. Anzi tale mia im-
                        pressione edificante rimonta a trent'anni or sono. Ero novizio della
                        Congregazione deI SS.mo R." a Marianella, quand'ebbi per la prima
                        volta la fortuna di conoscerlo. Il P. Maestros prevenne noialtri novizi
                        con que sto linguaggio: È venuto un nostro Padre Santo, guardatelo in
                        tutto, osservatelo sempre, è il tipo di tutte le virtù religiose; vi confesse-
                        rete a lui, farete tesoro delle sue parole e dei suoi esempi. Le previsioni
                        del P. Maestro risposero alla realtà. Appena il P. Losito si presenta al
                        mio sguardo, ne restai compunto, ammaliato e con l' animo pieno di pro-
                        fond a venerazione. Il suo portamento era modestissimo, grave; il suo
                        volta era pietoso, ascetico; le sue parole amabili e sante produssero un
                        fascino su l'animo mio: mi rapirono. Non tolsi gli occhi da lui neppure
                        un momento. Era tanto elevato il concetto della sua santità, che noi no-
                        vizi 10 guardavamo attentamente su l' altare, mentre egli celebrava il
                        santo sacrificio nella speranza di vederlo rapito in estasi.
                              Nel fare, poi, l'apparecchio e il ringraziamento per la messa, era
                        raccolto, estatico, non badava a nessuno, non guardava niente, sembrava
                        trasformato. Nessuno osava avvicinarlo per non distoglierlo da quell'u-
                        nione intima col suo Gesù, da quella beatitudine celestiale.
                              Questo amore COSI ardente, che aveva per Gesù Sacramentato, tra-
                        sfondeva nei cuori altrui, quando predicava; ma, specialmente, nel tenere i
                        suoi fervorini d'apparecchio alla comunione.




                              5 P.Manfredi Filippo. eleuo uomo,daMonteleone di Puglia.
   367   368   369   370   371   372   373   374   375   376   377