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P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito  379

                  la santità, 10 eroismo è il risultato deI trionfo sui vizi e su le passioni. Sen-
                  za mortificazione non si puè avere un SI fatto trionfo, che è in ragione di-
                  retta di detta virtù; perciè, quanto più si fa guerra aIle passioni, tanto più
                  s'eleva es'abbella 10 spirito. Bisogna distruggere la viziata natura di Ada-
                  mo per far rivivere 10 spirito di Gesù Cristo. Si fa soffrire il corpo per dare
                  il godimento aIl' anima. Si perseguita la carne per unirsi più a Dio, purità
                  per essenza, per compiacerlo più e glorificarlo. Della mortificazione delle
                  passioni vi ho tenuto parola nel trattare delle virtù opposte, le quali già
                  suppongono le lotte e i trionfi sopra di esse. Mi limito a un semplice cen-
                  no su 10 spirito di penitenza.
                        Il nostro caro Padre da vero seguace di Gesù Redentore attese a
                  maltrattare la propria carne con penitenze di ogni sorta. Un bel giorno fu-
                  rono trovate nella sua stanza discipline a sangue, cilizi e altri ordigni di
                  penitenza. Antonio, come tutti i santi, usè ogni astuzia per nascondere le
                  sue penitenze. Appena di qualche cosa si  è potuto venire a conoscenza.
                  Sedendo teneva un po' il piede destro sollevato da terra; prendeva da in-
                  fermo per ristorarsi il puro necessario; schivava le cose dolci e gradevoli
                  al palato. Oltre a queste mortificazioni egli  è stato in conti nui' dolori, pe-
                  nitenze e mortificazioni, per cui si potrebbe dirlo martire.
                        Chi non ha infermità 0 sofferenze fisiche, deve cercare di mortifica-
                  re spesso la carne con strumenti adatti; ma P. Antonio fu assiduamente
                  tribolato. La sua vita fu una vera crocifissione, causata dai suoi malanni.
                  S. Alfonso ha detto che quasi tutti i santi sono stati sempre ammalati, per-
                  ché le malattie sono fonti di sofferenze, e, quindi, di meriti, e con i meriti
                  s'acquistano i gradi di grazia e di gloria. Il P. Antonio soprattutto negli
                  ultimi anni e negli ultimi giorni di sua vita, ha sopportato eroicamente
                  dolori lancinanti, spasmodici, continui. Erano gli ultimi colpi di scalpello
                  che la mana maestra deI grande Artefice dava a questa bella statua per
                  collocaria in un posto eletto nella sublime reggia deI Paradiso. Adunque,
                  la vita deI P. Losito non è passata tra le comodità, tra gli osanna e gli ono-
                  ri solamente (come vorrebbero ritenere alcuni): questi li ha avuti e li ha
                  riferiti a Dio; ma per lui sono state perpetue sofferenze d'animo e di cor-
                  po. Non vogliamo tener conta di quelle che rassomigliavano aIle pene
                  dell'inferno, come le aridità di spirito, le tenebre, le desolazioni, ecc., di
                  cui il Signore fa dono aIle anime virtuose per elevarle al più alto grado di
                  perfezione. E' ben risaputo che senza grandi sofferenze nella vita, non si
                  puo der prova deI vero amore a Dio ed essere santi.
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