Page 500 - Positio II
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500                        Biografia documentata

                               Qui i Padri s'interessano di voi e mi domandano spesso: "quali
                         notizie avete di D. Antonio?" e tutti preghiamo vivamente il SS. Cuore di
                         Gesù onde guarisca il vostro cuore.
                               Pertanto non vi scoraggiate ma pregate e confidate. Vi esorto pure
                         a far tesoro di queste immense ricchezze delle vostre sofferenze: offritele
                         spesso a Dio con i patimenti di nostro Signore Gesù Cristo e con i pati-
                         menti di Maria SS. ma.
                               Esercitatevi in atti di amore verso Dio e confidiamo che per merito
                         delle vostre preghiere e della vostra confidenza il Signore vi faccia senti-
                         re quello che pel Profeta Isaia manda a dire all'ammalato Re Ezechia:
                          "Ho udita la tua orazione ed ho veduto le tue lagrime: ecco che io ag-
                         giungerà alla tua vita 15 anni".
                               Con questo augurio vi abbraccio, vi bacio le mani, riverisco la vo-
                         stra famiglia e raccomandandomi alle orazioni di tutti mi dico:

                                                                   Vostro devotis.mo Servo



                                Lettera dei P. Losito al signor Angelo D'Erchio di Roma,
                                            scritta a Pagani il 24 aprile 1906.


                               Partecipa al dolore per la perdita della sorella e assicura preghiere
                         per l'altra gravemente ammalata e per i suoi familiari.


                                                                           Pagani, 24 aprile 1906

                               Stim.mo D. Angelo,
                         La ringrazio vivamente delle felicitazioni auguratemi per la S. Pasqua.
                         Nell'atto che le ricambio a mille doppie, prego il Signore voler lenire il
                         suo dolore e darle giorni più tranquilli e sereni.
                               Ho letto con grande ammirazione la beata fine della Sorella sua.
                         Lei fortunata che ha saputo santamente vivere e santamente morire!
                               Non deve pertanto la S. S. addolorarsi troppo considerando la grande
                         fortuna toccata a Sua Sorella. Non ci è dubbio che l'umiltà ne risente, ma la
                         gloria dei Cieli, oh! Quanto compensaqualunquenostraperdita.
                               Ha dunque nel Paradiso due Angeli che pregano per Lei e la fami-
                         glia tutta: quanta conforto! Quale consolazione.
                               Mi fa pena la Sorella di Mesagne: io non cessa dal pregare pel' la
                         sua guarigione. Povera signora,  è una vera martire di sofferenze! Quale
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