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8                     II – Voti dei Consultori Teologi

                              trattandosi di un Servo di Dio che visse quasi 80 anni. Non risulta
                              che  siano  stati  ascoltati  testimoni  ex  officio.  Comunque,  tenendo
                              conto dei numerosi Scritti del Servo di Dio e dei relativi studi che ne
                              sono  stati  fatti,  l’apparato  probativo  è  sufficiente  per  un  giudizio
                              oggettivo e moralmente sicuro sulla eroicità delle sue virtù. Anche
                              la fama di santità in vita, in morte e successivamente fino ai giorni
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                              nostri è ben documentata . Il decreto di approvazione degli Scritti è
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                              appare alcun decreto e neanche una semplice dichiarazione di non
                              culto.


                                    Eroicità di virtù

                                    Il Servo di Dio Antonio Maria Losito visse 78 anni, 7 mesi e 2
                              giorni. La sua lunga vita fu una continua ascesa verso la perfezione.
                              Battezzato  lo  stesso  giorno  della  nascita,  ricevette  la  Cresima  il
                              26 maggio  1839.  Non  fece  in  tempo  a  conoscere  i  genitori,  che
                              erano ottimi cristiani e benestanti. Rimasto orfano di entrambi, a 3
                              anni e 5 mesi fu accolto dalla nonna materna, la quale lo educò alla
                              fede  e  alla  pietà  a  Saline  di  Barletta,  in  un  clima  di  semplicità,
                              umiltà  e  carità.  Vivace  ma  incline  allo  studio  ebbe  come  primo
                              insegnante il sacerdote don Vincenzo Faggiani. Aveva circa 9 anni
                              quando  la  famiglia  tornò  a  Canosa  dove  frequentò  la  scuola
                              dell’Episcopio,  e  dove  però  ebbe  anche  da  soffrire  per  la  poca
                              onestà  con  cui  gli  zii  amministravano  l’eredità  paterna;  la  nonna,
                              invece,  fece  disposizioni  testamentarie  in  suo  favore.  A  10  anni
                              andò  a  scuola  dai  Frati  Francescani  di  Canosa  e  quando  era  tutto
                              pronto per il suo ingresso nel seminario di  Andria, l’incontro con
                              due  giovani  studenti  redentoristi  lo  attrasse  verso  la  vita  religiosa
                              nella Congregazione di S. Alfonso, e non valsero tutti i tentativi per
                              distoglierlo da quell’idea.
                                 A  17  anni  entrò  nel  noviziato  dei  Liguorini  della  Provincia
                              napoletana a Ciorani (Salerno) e si distinse subito per ubbidienza,
                              umiltà, modestia e amore all’Eucaristia. Da studente di filosofia e
                              teologia  emergeva  per  doti  d’intelligenza,  assiduità  allo  studio,

                                    3  Informatio, pp. 76-78; Biographia documentata, pp. 297-417.
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