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VOTO II                              13

                   Pio  X,  da  Benedetto XV  e  da  diversi  Cardinali,  che  lo  volevano
                   sentire in diversi casi delicati. Fu anche l’intervento del Servo di
                   Dio a dissipare alcuni equivoci sorti, ad opera di persone estranee,
                   tra la Santa Sede e il beato Bartolo Longo, aiutando addirittura in
                   ciò  che  fu  l’opera  per  i  carcerati  promossa  dal  beato  Bartolo
                   Longo.
                         Negli ultimi anni di vita, il Servo di Dio patì ancora di più per
                   problemi  alla  vescica,  che  sopportò  con  grande  mitezza  e  senza
                   lamentarsi. Da questi problemi è sorto il cancro che, con il passare
                   del tempo, lo portò alla morte, il 18 luglio 1917, a Pagani. Durante
                   la  sua  vita,  il  Servo  di  Dio  fu  molto  ricercato  per  i  suoi  saggi e
                   molto spirituali consigli, per la direzione spirituale e per chiedergli
                   preghiere  intercedendo  per  molte  persone.  Alcuni  gli  scrivevano
                   lettere e la corrispondenza del Servo di Dio è abbastanza corposa.
                   In vita aveva già una consistente fama di santità, motivata dal suo
                   discernimento  di  spiriti,  dal  dono  di  profezia  e  per  le  guarigioni
                   che accadevano attraverso la sua intercessione.
                         Quando il Servo di Dio morì, i funerali furono in un ambiente
                   di venerazione e di festa, perché era voce comune che fosse morto
                   un  santo.  La  fama  di  santità  che  ebbe  in  vita  (cf.  Summarium,
                   pp. 68-71 e 76), l’ebbe anche nel momento della morte e dopo la
                   morte. La Positio manifesta alcune grazie che sono state ottenute
                   ricorrendo  all’intercessione  del  Servo  di  Dio.  Nel  1983  i  resti
                   mortali  del  Servo  di  Dio  furono  traslati  a  Canosa  di  Puglia,
                   essendo tumulati nella cattedrale di Canosa.


                         Storia della Causa

                         La  Causa  iniziò  in  tempi  relativamente  brevi,  per  cui  può
                   vantare di un Processo Ordinario, come allora si faceva, negli anni
                   1937-1943,  svoltosi  nella  diocesi  in  cui  il  Servo  di  Dio  morì,
                   Nocera  dei  Pagani,  e  di  un  Processo  Rogatoriale  a  Canosa  di
                   Puglia (diocesi di Andria, nel 1938-1939). Furono sentiti 29 testi,
                   tutti  de  visu  (a  Nocera  dei  Pagani)  e  7  testi  nel  Processo
                   Rogatoriale  di  Andria.  I  diversi  Processi  (super  scriptis,  de  non
                   cultu,  super  fama  sanctitatis...)  si  conclusero  nel  1945.  Dopo
                   questa  data,  il  Relatore  ci  informa  molto  genericamente  di  una
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