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10                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              lacrime  perché  predicava  con  convinzione  e  fervore,  e  con  una
                              capacità di persuasione che riusciva a convertire anche i peccatori
                              più induriti; inoltre si adoperava per l’assistenza agli ammalati e ai
                              poveri; era sempre pronto ad accogliere chi si rivolgeva a lui per
                              consiglio,  ed  erano  persone  di  tutti  i  ceti  sociali:  Sacerdoti,
                              Vescovi, qualche Cardinale, gli stessi Sommi Pontefici S. Pio X e
                              Benedetto XV. Bartolo Longo lo scelse come direttore spirituale,
                              perché godeva ovunque e meritatamente fama di santità.
                                    Cessata  l’ondata  anticlericale  rientrò  immediatamente  in
                              comunità;  partì  senza  salutare  nessuno  per  evitare  ritardi  nel
                              compiere  l’ubbidienza;  grande  fu  il  rimpianto  degli  abitanti  di
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                              Canosa  e  dei  paesi  circonvicini .  Sebbene  colpito  da  paralisi
                              progressiva,  si  dedicò  con  grande  zelo  alla  ricostruzione  della
                              Provincia: un compito difficile che gli fu affidato per il suo “fare
                              paterno”,  la  sua  competenza  e  saggezza,  e  per  la  riconosciuta
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                              santità  di  vita .  Svolse  tale  incarico  per  20  anni,  prima  come
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                              formazione, poi come Rettore della difficile casa di Pagani e infine
                              come Provinciale. A tutti coloro che gli si avvicinavano donava i
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                              tesori  della  sua  spiritualità .  Amò  e  fu  riamato  da  tutti  i  suoi
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                              confratelli ,  ai  quali,  nonostante  la  malferma  salute,  era  di
                              esempio nell’osservanza regolare, nella vita di preghiera, umiltà e
                              modestia.  Non  mostrava  mai  segni  d’impazienza  o  di  fastidio;
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                              scusava  sempre;  sottoponeva  il  suo  corpo  a  dure  penitenze .
                              Dovunque dimorò fu indistintamente ammirato per le sue virtù, in
                              particolare per la sua carità verso i poveri, la prudenza nel governo
                              e  l’operosità  instancabile.  Invitato  a  Canosa  per  un  corso  di
                              predicazione  e  per  raccogliere  fondi  per  i  restauri  del  Duomo,
                              approfittò dell’occasione per visitare gli ammalati nei loro tuguri,
                              per  fare  opera  di  riconciliazione  tra  persone  che  si  odiavano,  e
                              convertì diversi peccatori incalliti.
                                    P. Losito ebbe sempre una salute piuttosto fragile: sofferente



                                    9  Biographia documentata, p. 119.
                                    10  Biographia documentata, p. 165.
                                    11  Biographia documentata, p. 216.
                                    12  Biographia documentata, p. 224.
                                    13  Biographia documentata, p. 179.
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