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VOTO I                                9

                   esattezza  nell’osservanza  regolare,  assiduità  alla  preghiera,
                   raccoglimento, mortificazione, penitenze corporali compreso l’uso
                   della disciplina! Durante i moti politici del 1860 e le persecuzioni
                   che  provocarono  turbamenti  e  disordini  un  po’  ovunque,  si
                   abbandonò totalmente alla Volontà di Dio e rimase fedele alla sua
                   vocazione,  evitando  commenti  e  lamentele,  nonostante  che
                   religiosi e laici fossero minacciati di fucilazione perché accusati di
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                   essere  nemici  dei  Borboni  e  ricettatori  di  briganti .  Stesso fermo
                   atteggiamento  il  Servo  di  Dio  lo  mantenne,  grazie  alla  sua
                   sconfinata fiducia nell’aiuto divino, nella protezione della Vergine
                   SS., di S. Alfonso e delle Anime del Purgatorio, anche quando per
                   ragioni  di  salute  dovette  rientrare  per  10  mesi  in  famiglia,  a
                   Canosa,  dove  fu  di  grande  edificazione  per  tutta  la  popolazione.
                   Convinto  che  “la  sofferenza  è  la  via  prediletta  da  Dio  per  la
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                   santificazione  dell’uomo” ,  trovava  la  forza  per  accettarla  nella
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                   preghiera .
                         Ricevuta  l’ordinazione  presbiterale  considerò  la  sua  vita  un
                   dono  di  Dio  per  il  bene  degli  altri:  una  caratteristica  che  lo
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                   distinguerà per sempre , anche se nei primi anni di sacerdozio si
                   trovò  di  fronte  a  continue  prove  perché  l’apostolato  era
                   condizionato dai moti politici e sociali. Continuava a distinguersi,
                   nella  massima  semplicità  e  spontaneità,  per  spirito  di  penitenza,
                   devozione  eucaristica,  umiltà,  uniformità  alla  volontà  di  Dio.
                   Anche  quando  fu  costretto  ad  abbandonare  la  comunità,
                   rimanendone  fuori  per  un  ventennio,  la  sua  vita  fu
                   ininterrottamente  scandita  dalla  preghiera  e  dall’apostolato  della
                   predicazione,  delle  confessioni  e  delle  opere  di  carità.  La  sua
                   parola  era  calda  e  suadente,  i  suoi  accorati  inviti  alla  penitenza
                   spesso venivano accolti anche dai più restii. Negli anni dell’esodo
                   forzato  si  preoccupò  sempre  di  mantenere  i  contatti  con  i
                   confratelli: li incontrava specialmente in occasione di quaresimali,
                   mesi mariani, esercizi o ritiri spirituali al clero e alle suore . Le sue
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                   prediche,  traboccanti  di  santa  unzione,  commuovevano  fino  alle

                         4  Biographia documentata, p. 56.
                         5  Cf. Biographia documentata, p. 482.
                         6  Cf. Biographia documentata, p. 487.
                         7  Biographia documentata, p. 64.
                         8  Biographia documentata, p. 110.
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