Page 16 - Relatio-et-vota
P. 16
16 II – Voti dei Consultori Teologi
più sintetici, forse perché non ci sono tanti esempi in cui essa è
emersa nei loro ricordi. L’amore alla regola religiosa e la volontà
di farla compiere è stata sottolineata da alcuni testi e si può
annoverare tra le caratteristiche di questa virtù. Comunque, resta
anche qui saldo un esercizio eroico, seppur non tanto
particolareggiato. La virtù della fortezza e della temperanza,
invece, ricevono dai testi una attenzione piena di particolari. La
pazienza del Servo di Dio davanti alle malattie che ha dovuto
patire, specialmente alla fine della sua vita, è una costante nella
deposizione dei testi. Lo stesso capita per la virtù della pazienza
nel governo, l’affabilità con tutti, l’intraprendenza e la gioia
anche davanti agli ostacoli che ogni tanto trovava, ecc.
Nella virtù della temperanza i testi ricordano che il Servo di
Dio era molto sobrio e a volte prendeva meno cibo di quanto
avrebbe dovuto prendere. La sua stanza era molto povera e alcuni,
soltanto guardandola, capivano immediatamente la santità del Servo
di Dio (per il distacco si veda un piccolo particolare raccontato da
un teste alle pp. 118s del Summarium). Poi, la sua umiltà è molto
evidente nelle deposizioni dei testi (cf. ad esempio, Summarium,
p. 111). Il Servo di Dio, anche quando svolgeva il compito di
Prefetto di studi o di Provinciale, aveva un atteggiamento molto
discreto e con il suo modo di fare sapeva svegliare nei fratelli il
desiderio di seguire Gesù e non semplicemente i suoi ordini, perché
lo faceva in una posizione di eguaglianza e fratellanza (in questo
senso, questa virtù è molto collegata con la virtù della prudenza, cf.
ad esempio Summarium, p. 57). Bisogna rilevare che il Servo di Dio
si rendeva conto perfettamente della fama di santità che aveva in
vita, dell’atteggiamento accogliente delle persone nei suoi confronti
quando doveva recarsi in qualche posto per la predicazione delle
missioni, della categoria delle persone che gli chiedevano consiglio,
ecc., per cui la sua umiltà è più rilevante ed emerge con maggiore
chiarezza.
La castità e la purezza del Servo di Dio si apprezzano durante
tutta la sua vita. Diversi testi ricordano che nel rapporto con le
donne egli raccoglieva lo sguardo, normalmente le riceveva in
piedi, in una posizione incomoda, ed era molto modesto. Sono,
questi, piccoli aspetti che ancora oggi possono edificare molti
membri del clero. Riguardo i voti religiosi, ritengo che rimane già