Page 19 - Relatio-et-vota
P. 19

VOTO III                             19

                   Dio, la fama di santità e gli scritti da lui lasciati. I capitoli della vita
                   e della morte del Servo di Dio includono il confronto con le fonti
                   autobiografiche,  biografiche  e  processuali,  e  con  i  relativi
                   documenti.


                         3. Vita del Servo di Dio

                         Il Servo di Dio Antonio Filomeno Losito nacque a Canosa il
                   16  dicembre  1838,  quintogenito  di  Antonio  Losito  e  di  Maria
                   Celeste Ricco. Il padre, deceduto a causa di una ernia non curata
                   bene circa un mese prima (il 12 novembre) della nascita del figlio,
                   fu  un  buon  e  devoto  cristiano,  dedito  alla  produzione  vinicola,
                   proprietario  di  diversi  terreni  di  viti,  onesto  lavoratore  e  uomo
                   stimato  dai  parenti  e  dai  concittadini.  La  madre  Maria  Celeste
                   aveva sposato giovanissima all’età di 14 anni – suo marito Antonio
                   aveva 18 anni al momento del loro matrimonio – fu altrettanto una
                   cristiana convinta, donna amabile e benevola, che aveva anche una
                   buona  istruzione;  anche  lei  morì  in  giovane  età  (33  anni)  il  22
                   maggio 1842.
                         Il  neonato  fu  battezzato  lo  stesso  giorno  della  nascita  nella
                   parrocchia di San Sabino a Canosa. Pochi mesi dopo, il 26 maggio
                   1839, Antonio Filomeno ricevette anche la Cresima.
                         Il Servo di Dio aveva quattro anni quando morì la mamma, e
                   lui  con  i  suoi  fratelli  furono  affidati  alla  nonna  materna,  Maria
                   Antonia Russo, che abitava a Saline di Barletta. Alla morte della
                   nonna  la  sorella  più  grande,  Angela,  sposata  nel  frattempo  con
                   Nunzio De Corato di Canosa, si prese cura dei fratelli, che fecero
                   allora rientro a Canosa.
                         Per iniziativa della nonna Antonio Filomeno fu inizialmente
                   istruito dal sacerdote Vincenzo Fagiani. Successivamente il Servo
                   di Dio entrò, insieme a suo fratello, nel seminario di Canosa, che
                   era stato aperto dal  Vescovo di Andria, Giuseppe Cosenza, il 20
                   luglio 1845.
                         Il giovane Antonio Losito ebbe nel 1855 un incontro casuale
                   con i due fratelli Loiodice, Nunzio e Vittorio, giovani confratelli
                   redentoristi  di  passaggio  a  Canosa,  e  trascinato  dal  loro  esempio
                   prese  la  decisione  vocazionale  di  chiedere  di  entrare  nella
   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24