Page 24 - Relatio-et-vota
P. 24
24 II – Voti dei Consultori Teologi
confratelli tornava sull’amore di Dio quale centro della
consacrazione religiosa.
La virtù della carità segnò le sue relazioni, vivendo una
apertura che non faceva distinzioni, con la prontezza per servire
chiunque. Animato dalla volontà di fare del bene il Servo di Dio si
adoperò con i mezzi a lui disponibili nell’aiuto alle persone. Non
ebbe forme di risentimento né di rancore. Antonio Losito può
essere segnalato come santo della carità. Il prolungato tempo della
soppressione della congregazione non fu vissuto come
ripiegamento né chiusura, ma come condizione propizia per fare
del bene nella sua città e tra la sua gente.
5. Virtù cardinali
Il Servo di Dio fu stimato come uomo prudente. I compiti a
lui affidati da parte dello stesso Papa San Pio X e dai suoi superiori
redentoristi indicano l’apprezzamento per il modo di gestire le
situazioni più complesse e la vita delle comunità. Nell’età matura
Antonio Losito svolse il servizio di guida spirituale prudente con
notevole sacrificio per le sue condizioni di salute.
Nessuno si sentì mai ingiustamente trattato dal Servo di Dio,
ma trovò nel suo comportamento la considerazione opportuna.
Nelle avversità come nell’esercizio delle proprie
responsabilità si rivelava la tempra del Servo di Dio. La fortezza di
animo si manifestò con maggiore evidenza nel Servo di Dio che
dovette attraversare periodi di malattia e negli ultimi 25 anni di
vita le sofferenze della paralisi progressiva che lo colpì.
L’avvocato De Vivo depone:
«La caratteristica del suo spirito era la fortezza cristiana per Dio,
specie nelle incertezze, tribolazioni e sofferenze di cui fu vittima per quasi
2
tutta la vita» .
Antonio M. Losito fu uomo misurato, senza eccessi di alcun
genere, ma assumeva con naturalità i sacrifici.
2 Summarium super virtutibus, I, p. 13.